Chiusura del Cim, Tordera: “Decisione grave e fuori luogo del sindaco”

Una decisione “molto grave perché si ripercuote su pazienti fragili e cronici ed è del tutto fuori luogo in quanto le carenze rilevate sono di modesta entità e tali da non pregiudicare lo svolgimento dell’attività di assistenza”. Sono durissime le parole del manager della Asl, Rinaldo Tordera, nei confronti del sindaco di Sulmona Annamaria Casini che ieri ha disposto la chiusura del Centro di salute mentale e del Centro diurno, dando seguito al verbale con cui il Nas aveva rilevato delle criticità all’interno della nuova sede di via Mazzini. Criticità strutturali, ma anche autorizzative che, secondo il sindaco, devono portare all’immediata sospensione del servizio.
E se ieri la Asl ha fatto orecchie da mercante, oggi le porte della sede di via Mazzini erano chiuse. Il servizio del Centro diurno è stato sospeso, mentre quello del Centro di salute mentale è stato trasferito, ma solo per le emergenze e per la somministrazione delle fiale, in due stanzette del reparto di medicina nucleare al piano interrato dell’ospedale Annunziata.
Una situazione che definire precaria è poco, con pochissimi metri quadrati a disposizione e un ufficio pieno di cianfrusaglie, dove è impossibile fare più delle emergenze e dove tra l’altro la concessione degli spazi è data solo fino al 7 dicembre.
La Asl va a testa bassa e annuncia un ricorso al Tar contro l’ordinanza del sindaco, anche perché “i rilievi dei Nas – aggiunge Tordera -, come verificato dal dipartimento di prevenzione della Asl, non rappresentano in alcun modo un ostacolo all’attività sanitaria tanto è vero che ci adegueremo alle prescrizioni in tempi brevi”.
Il manager chiede dunque al sindaco di posticipare di trenta giorni gli effetti dell’ordinanza: “La gravità della decisione di sospendere il servizio, da parte del sindaco – continua Tordera -, è ancora più grave perché, tenendo conto della delicatezza delle malattie trattate, il trasferimento dei pazienti in altra sede potrebbe pregiudicare la continuità delle terapie”.
Le prescrizione fatte dal Nas, tuttavia, non sono superabili tutte così facilmente nel giro di qualche giorno, specie per quanto riguarda la parte delle certificazioni legate alla tenuta sismica del secondo piano dell’edificio. Le integrazioni richieste dal Comune alla richiesta di agibilità nell’agosto scorso, sembrano siano state fornite solo questa mattina, ma bisognerà verificare se corrispondono a quanto richiesto. Un particolare non di secondo piano, perché dall’agibilità dell’edificio, dipende anche l’autorizzazione sanitaria regionale.

1 Commento su "Chiusura del Cim, Tordera: “Decisione grave e fuori luogo del sindaco”"

  1. bene,in base alle ” osservazioni “dei Nas l’ordinanza di chiusura….domanda: ma il Nucleo Antisofisticazioni Sanita’ ha controllato tutte le strutture Asl ?quelle dei comboniani?laboratori analisi?riabilitazione?consultori? vaccinazioni? cucine ?ecc,ecc….la risposta e’ no…..
    dunque due pesi due misure,a chi si a chi no,o meglio i Nas sono stati sollecitati ad un controllo specifico,non generale finalizzato alla prevenzione/rispetto delle disposizioni,
    controllo,verifica,adeguamento standards previsti,ecc….sicuramente i propretari dell’immobile non sono amici, amici degli amici,cugini degli interessi particolari….o no?

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