Chirurgia chiusa, Progetto Comune chiederà un consiglio comunale urgente

(foto pimadanoi.it)

“La decisione della Asl di chiudere l’unità di chirurgia dell’Ospedale di Castel di Sangro per carenza di personale è di inaudita gravità”. A dichiararlo è il gruppo consiliare Progetto Comune di Castel di Sangro che aggiunge: “Chiunque conosca minimamente le esigenze del territorio e degli utenti del presidio sangrino non può che giudicare il provvedimento miope e folle. Paradossale e perfino offensivo, poi, che lo stesso venga motivato con la necessità di garantire la salute dei cittadini”.

La frecciatina poi viene lanciata anche al sindaco Angelo Caruso: “Il tema non è tanto il ricorso alla magistratura, vero o presunto, minacciato ogni volta dal Sindaco, che siamo anche disposti a sottoscrivere ma che non risolve il problema”. Quello che si contesta è, in sintesi, la necessità di una azione politica forte che a parere di Progetto Comune non è mai stata intrapresa da Caruso nonostante sia parte del Comitato ristretto dei sindaci e “che non si riduca alle inutili e propagandistiche festicciole domenicali con tanto di sorrisi a favore di telecamera. Mentre qualcuno brinda, l’Ospedale di Castel di Sangro chiude. Non lo consentiremo- prosegue la nota-. Ad ore presenteremo la richiesta formale ed urgente di convocazione di un consiglio comunale straordinario, in occasione del quale inviteremo il Presidente della Regione Marsilio e tutti i Sindaci del territorio, compresi quelli dell’Alto Molise, perché questa gravissima vicenda, ennesimo episodio in una situazione ormai complessivamente molto pesante e insostenibile, mette in discussione il diritto alla salute dei cittadini di Castel di Sangro e di tutto il nostro comprensorio”.

S. P.

1 Commento su "Chirurgia chiusa, Progetto Comune chiederà un consiglio comunale urgente"

  1. Modesto medicus | 27 Febbraio 2020 at 10:38 | Rispondi

    In quell’ospedale non solo va chiusa la chirurgia ma va chiuso tutto. O si fornisce l’ospedale di personale a sufficienza, nei vari reparti e non solo in chirurgia, o si riconverte, chessò in RSA o in un ricovero per lungodegenti; in quelle condizioni è solo un pericolo per la salute pubblica. Chirurgia è solo la punta dell’iceberg. Eppure Castel di Sangro è un punto di riferimento per un vasto territorio pedemontano, posto al centro di una vasta area turistica e di sci,molto frequentata. Una volta l’ospedale funzionava ed aveva reparti di pregio, come l’ortopedia, che non può mancare dove abbondano incidenti di sci. Allora come la mettiamo? Che ne facciamo dell’ospedale? O lo potenziamo rendendolo degno della scritta che campeggia anche nelle indicazione stradali “ospedale”, oppure lo chiudiamo. Inutile continuare con medici attinti di volta in volta da Sulmona e con ambulanza spedite di frequente, ora di qua ora di là, a portare pazienti da Castello a Sulmona, l’Aquila , Avezzano , per consulenza o ricovero. Abbiate il coraggio di chiuderlo allora se non potete mantenerlo come si deve. Chiudetelo a sette mandate, è meglio anziché andare avanti a tentoni. Bisogna parlare chiaro e dire come stanno le cose caro “gruppo consiliare”. Un ospedale così come messo ora, meglio non averlo.

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