“Chi ha votato alle regionali?”: esordio con polemica per l’assessore Ramunno.

Senza voti contrari nelle commissioni, in consiglio comunale non si è aperta oggi neanche la discussione: un’assise liquidata in poche ore nella quale sono stati approvati il Dup (documento unico di programmazione), un debito fuori bilancio e il regolamento per le spese di rappresentanza.

La quiete, forse, prima della “tempesta” di domani, quando a palazzo San Francesco si dovranno approvare il bilancio di previsione e il piano delle opere pubbliche, quiete “turbata” solo dall’accenno alla polemica sulla nomina ad assessore di Andrea Ramunno che ha fatto il suo esordio in Aula questa mattina dietro i banchi della giunta.

Il dibattito si è accesso, con un po’ di attrito tra il presidente del consiglio Cristiano Gerosolimo e la consigliera Teresa Nannarone, quando quest’ultima ha chiesto a Ramunno se era vero di aver dichiarato di aver votato Marsilio alle ultime elezioni regionali. “Domanda personale” l’ha definita Gerosolimo che nulla aveva a che fare con la discussione in atto. Sulla difensiva anche il sindaco che ha ricordato la segretezza del voto garantita dalla Costituzione.

Ramunno, che nel suo saluto all’assise ha sottolineato il grande rispetto che porta al consiglio per essere stato lui stesso consigliere, non si è tirato indietro, seppur ribadendo la scorrettezza della domanda posta.

“Non ho mai dichiarato di aver votato Marsilio – ha detto il neo assessore – ma ritengo inutile questa ricerca di pedigree politico che viene fatta, voglio concentrarmi più sulle cose da fare per la città, per le quali intendo coinvolgere tutto il consiglio. Una cosa è certa: non ho mai risposto e non rispondo a nessuno in tutte le scelte che ho fatto, ho preso sempre le mie decisioni con la schiena dritta, pensando al bene della collettività e non perché qualcuno me lo abbia imposto”.