Alla “foglia d’acero” sono legati da tempo e la bandiera canadese ha sventolato molto sulle strutture ricettive che gestiscono, tanto che solo quest’anno sono state circa 5mila le presenze registrate da questo Paese, tra studenti ed emigranti di ritorno. Così i proprietari dell’Hotel Santacroce si fanno ora “ambasciatori del turismo abruzzese in Canada”, con un viaggio che dal 7 al 21 novembre li vedrà ospiti, anzi chef, prima a Toronto e poi nella capitale Ottawa.
Saranno loro infatti ad allestire il banchetto, rigorosamente con prodotti tipici abruzzesi, per i festeggiamenti di due comunità di emigranti, quella della “Conca di Sulmona” a Toronto e quella dell’associazione Pratola Peligna ad Ottawa.
Non sarà una passeggiata, perché solo nel primo appuntamento, l’11 novembre, a tavola saranno seduti 500 commensali e poco meno, per una cena di beneficenza, saranno quelli di Ottawa il 17 novembre.
“Andiamo a spese nostre – spiegano Antonella e Domenico Santacroce – perché questo fa parte del nostro lavoro e dei rapporti che intessiamo da anni con queste comunità per avere un ritorno turistico, che ovviamente mira a sostenere la nostra attività, ma di cui si avvantaggia tutto il territorio e l’Abruzzo. Questi flussi turistici prima erano destinati ad altre regioni e noi negli anni siamo riusciti a far diventare Sulmona la meta principale dei canadesi”.
Pacchetti turistici mirati, escursioni e, soprattutto, accordi con le scuole e le università: “Lavoriamo molto sull’accoglienza cercando di far sentire questi ospiti stranieri coinvolti nelle attività – continuano i due imprenditori – ad esempio li facciamo partecipare a corsi di cucina, gli insegnano a fare la pizza che poi mangiano, oltre ad assisterli negli spostamenti e nelle escursioni in giro per l’Italia. L’incontro con le comunità di abruzzesi sarà importante per rinsaldare questi rapporti e per attivare flussi di emigranti di ritorno: persone che vogliono conoscere cioè i posti da cui provengono”.
Sulla tavola imbandita zafferano, pallotte cacio e uovo, maccheroni alla chitarra, pappardelle alla morronese, vino Montepulciano d’Abruzzo e ovviamente confetti come dessert.
Un’azione di marketing che prende alla gola e che, si spera, produrrà già il prossimo anno i frutti sperati per tutto il territorio.
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