Cgil L’Aquila contro la Asl1: “Inadempiente verso le aziende appaltatrici”

La denuncia è di quelle pesanti da parte della Cgil L’Aquila. L’ASL 1 non pagherebbe, o pagherebbe solo parzialmente le aziende appaltatrici che forniscono servizi essenziali. A metterlo nero su bianco sono Francesco Marrelli (Segretario Cgil L’Aquila), Andrea Frasca (Segretario FILCAMS CGIL L’Aquila) e Simona Elvira De Santis (Segretaria FIOM CGIL L’Aquila).

Le aziende, fa sapere il sindacato, hanno già denunciato, avviando anche le azioni legali all’uopo preposte, il mancato o parziale pagamento, da parte dell’azienda sanitaria, del corrispettivo per le prestazioni fornite dal personale impiegato dall’anno 2024.

Le fatture inviate dalle aziende, in alcuni casi, sarebbero state addirittura contestate dalla ASL1, con motivazioni varie. In altri, invece, la ASL1 avrebbe smesso anche di inviare alle aziende predette gli ordinativi utili all’emissione delle fatture.

Il saldo per gli arretrati ammonterebbe ad almeno dieci milioni di euro. Una cifra che come sottolineano i tre segretari è ancora da verificare, visto che ad essere coinvolte sono più aziende. “Ciò mette a rischio non solo decine di posti di lavoro, ma anche la qualità dei servizi forniti alla ASL1 – denuncia la Cgil – e, per l’effetto, all’intera collettività. Ed infatti, alcune aziende, dinanzi al mancato e/o parziale pagamento delle fatture che si protrae da circa un anno, hanno minacciato di avviare procedure di licenziamento collettivo. Invero, le aziende, dopo aver sempre provveduto a corrispondere regolarmente ai lavoratori e alle lavoratrici in forza la retribuzione mensile, a causa della condotta della ASL1, si trovano, oggi, in seria difficoltà”.

Qualora venisse appurata la condotta della ASL1 potrebbe determinare l’ennesimo arretramento in termini di qualità e quantità dei servizi erogati in favore di utenti e pazienti e di tutto il personale. “Inoltre – conclude la Cgil -, i mancati pagamenti, se privi di reali, concrete e circostanziate motivazioni, potrebbero essere indice del fatto che la ASL1, con la suesposta condotta, voglia solo ridurre i costi, con il rischio di esporsi a contenziosi giudiziari e di aggravare la già difficile situazione economico-finanziaria in cui versa, con pesanti ricadute sulle tasche dei cittadini e delle cittadine. Chiediamo, quindi, di conoscere l’esatto ammontare del debito complessivo che la ASL1 ha nei confronti delle aziende appaltatrici che forniscono servizi essenziali e le reali motivazioni della mancata corresponsione dei corrispettivi dovuti. Per le stesse ragioni, abbiamo già provveduto, in data odierna, ad inoltrare, con estrema urgenza, una richiesta di audizione alla Commissione Vigilanza della Regione Abruzzo, alla presenza della Direzione Strategica della ASL1, dell’Assessora alla Sanità, della Direttrice del Dipartimento Salute, del responsabile della UOC Bilancio e Risorse Finanziare della ASL1 e del Collegio Sindacale della ASL1”.

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