Ipotizzano il reato di voto di scambio gli animalisti dell’Aidaa (associazione italiana difesa animali e ambiente) in relazione alla decisione presa dalla giunta regionale di dare il via libera all’abbattimento di cinquecento cervi sul territorio. Una delibera molto discussa e motivata con il pericolo che il sovraffollamento degli ungulati potrebbe portare al territorio: tanto alle colture, quanto alla sicurezza stradale.
“La situazione è molto chiara – scrivono in una breve nota gli animalisti – Marsilio e la sua giunta con la decisione di abbattere quasi 500 cervi hanno voluto fare un regalo ai cacciatori. Tenendo conto del fatto che tutte le motivazioni addotte dalla giunta Abruzzese per autorizzare questo assurdo abbattimento sono state smentite non rimane che chiedersi cosa ci possa essere alla base di questa decisione della giunta Marsilio e tra queste ipotesi non escludiamo la possibilità di un accordo pre-elettorale nemmeno troppo segreto con i cacciatori che in cambio del loro voto hanno avuto questo via libera all’abbattimento”.
Ancora con queste cavolate…io sono cacciatore e per me (e per la totalità dei cacciatori in Abruzzo che, storicamente ed esclusivamente, praticano la caccia con il cane), i cervi possono rimanere dove sono…mi spiace solo per gli agricoltori e per i malcapitati che se li ritrovano per strada di notte