Certamen, Ovidio dà i numeri

Un voto non si sentono di darlo, probabilmente per bon ton, nonostante facciano questo per mestiere, cioè insegnare e nonostante abbiano le carte per stare in cattedra. Perché di Ovidio, quelli del liceo classico e degli Amici del Certamen, finora sono stati gli strenui e forse unici difensori. Il Bimillenario, insomma, è questione da archiviare, fermo restando “le iniziative di spessore fatte da noi – commenta la dirigente Caterina Fantauzzi – per le quali ci siamo impegnati al massimo. Per il resto forse sono stati organizzati troppi eventi: alcuni di pregio altri meno”. Non bada molto alla diplomazia invece Fabio Maiorano che spiega come “al Bimillenario è mancato lo slancio di professionisti e la rete nazionale ed internazionale – commenta – troppe mostre di pittori e poca attenzione alla figura e all’arte ovidiana”. Insomma il provincialismo l’ha fatta da padrone e a duemila anni scoccati, seppur senza voto, le celebrazioni del Bimillenario difficilmente passerebbero l’esame di Stato.
Per fortuna non sono le candeline a fare la differenza e, attutita e delusa l’attesa per il Bimillenario, l’opera di ricerca e conoscenza del poeta latino va avanti con gli “artigiani” di sempre, a partire dal Certamen Ovidianum sulmonese che dal 12 al 14 aprile prossimi torna per celebrare la sua diciannovesima edizione.
Cinquantaquattro gli studenti in concorso, provenienti da 31 scuole, di cui 17 straniere e 14 italiane. “Per la prima volta il numero degli stranieri, 28 in tutto, supera quello degli italiani – spiega la professoressa Alessandra Carugno – segno di come l’appuntamento con Ovidio sia ormai atteso in tutta Europa, specie in Austria”. Da qui, infatti, arriveranno ben sei scuole e 10 studenti, e poi ancora dalla Bulgaria, dalla Germania, dal Montenegro e dalla Romania. Un movimento culturale e turistico di rilievo (se si considerano anche i professori della commissione, gli insegnanti, i traduttori e le famiglie che accompagnano) che per il territorio tutto è una risorsa preziosa. A spiegarlo ad enti e istituzioni che, ad oggi, non hanno ancora stabilito un contributo da dare agli organizzatori.

La manifestazione si aprirà giovedì prossimo al cinema Pacifico con un omaggio ad Ilio Di Iorio, la presentazione degli Atti della scorsa edizione (quelli del Certamen e non del convegno internazionale) e il premio Ovidio giovani che sarà consegnato all’attrice Maddalena Crippa.
Poi venerdì la prova di traduzione e commento su un passo dei Fasti e nel pomeriggio una “passeggiata tra i numeri e i loro nomi”. “E’ un falso mito che formazione umanistica e matematica siano due cose diverse – sostiene il professor Alessandro Colangelo – e in questa edizione vedremo proprio il rapporto che Ovidio aveva con la numerologia”.

(ph. Centroabruzzonews)

Sabato infine, mentre le commissioni correggeranno le versioni per assegnare i premi, il “popolo di Ovidio” si dedicherà al meritato riposo in visita alla città, con la fortunata coincidenza della riapertura al pubblico della chiesa dell’Abbazia Celestiniana.
La premiazione, infine, nel pomeriggio al teatro Caniglia dove l’ospite di eccezione sarà l’attore Lino Guanciale che reciterà versi di Ovidio con l’accompagnamento musicale di Sabrina Cardone.
Ovidio, insomma, vive, nonostante siano passati duemila anni dalla sua morte, nonostante il Bimillenario.

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