Cerimonia per “la zappata”: Sulmona ricorda le vittime del bombardamento senza il monumento

Sulmona ricorda le 104 vittime del bombardamento anglo americano del 27 agosto del 1943.

Domani, alle ore 11, all’interno della stazione ferroviaria, la cerimonia per “commemorare le vittime e lanciare un nuovo appello di pace contro ogni guerra e contro ogni forma di violenza” ricordando una delle pagine più buie della nostra storia. Quella che a Sulmona viene ricordata come “la zappata”.

Una cerimonia che per il terzo anno consecutivo è orfana del suo monumento, quello dei caduti in quel bombardamento, non ancora tornato al suo posto. Da quando, dopo l’affidamento dei lavori di rifacimento del piazzale antistante la stazione nel novembre 2020, il monumento fu smontato in attesa della conclusione dei lavori. E invece. Dopo la celebrazione “saltata” del 2022, dallo scorso anno la consuetudine di deporre una corona di fiori in una lapide all’interno della stazione.

A ricordare “una giornata di morte, sangue e sofferenze” il vice sindaco di Sulmona Sergio Berardi e le autorità militari e religiose, in attesa che le vittime di quel tragico 27 agosto di ottantuno anni fa tornino ad avere il monumento ad essi dedicato.

Una commemorazione del passato per guardare al presente: con i pensieri ai venti di guerra di questi giorni, nell’auspicio della pace.

7 Commenti su "Cerimonia per “la zappata”: Sulmona ricorda le vittime del bombardamento senza il monumento"

  1. Più che ricordare io dimenticherei visto che sono stati i vostri alleati e sottolineo vostri

  2. L'Avanguardista | 26 Agosto 2024 at 16:33 | Rispondi

    Occorre ben dire che l’Italia firmò la RESA e non l’ALLEANZA. Nonostante questo continuarono i bombardamenti e la fazione Anglo-Americana-Partigiani deve assumersi la responsabilità di un vero genocidio testimoniato dalle tantissime città italiane distrutte. In Abruzzo io ricorderei Pescara dove persero la vita circa tremila persone.
    Ma forse è meglio lasciare al passato per un futuro migliore di amicizia e pace tra i popoli.

    • Vabbè ma il 26 Agosto 1943 l’armistizio di Cassibile ancora non era stato firmato, quindi il bombardamento era legittimo anche sotto questo aspetto.Addirittura il Re era ancora a Roma quindi erano ancora giuridicamente nemici.

      • L'Avanguardista | 26 Agosto 2024 at 21:14 | Rispondi

        Non quello di Pescara e succ., e che dire di due atomiche con 600mila vittime istantanee. In genere si usa la parola “Eccidio” per indicare un massacro di persone che viene a volte indicato anche per 50 umani. Anche se “Genocidio” è improprio ditemi che frase usare…

        • Anche a Pescara era legittimo perché era sotto il controllo germanico. Poi molti si confondono con il 25 luglio (ed anche i bombardati al tempo) con la caduta di Mussolini, ma la guerra non la dichiarata Mussolini o il partito fascista la guerra la ha dichiarata la nazione italiana e sino a quando sei in stato di guerra i nemici ti sparano e ti bombardano. O Mussolini o Badoglio, queste sono le regole. Poi che gli americani molte volte si sono sbagliati è indiscutibile perché hanno bombardato anche Sciaffussa che è in Svizzera, ma la guerra è questa, se sei più debole le prendi, è inutile anche piangere o commemorare.

  3. L'Avanguardista | 27 Agosto 2024 at 14:14 | Rispondi

    Perfettamente d’accordo che è inutile piangere o commemorare, ma non sul resto. Un popolo è sovrano nel suo territorio. Se bombardi uno stato neutrale o uno stato che ha firmato la resa si chiama invasione. E le migliaia di morti civili sono le vittime dimenticate di quella invasione ILLEGALE solo perché qualcuno li ha chiamati “alleati”.

  4. Meglio se gli americani fossero rimasti a casa loro….. come pure i nazifascisti alla loro e a palazzo Chigi non ci sarebbe stato bisogno di fare tanti traslochi e cambi di arredamenti ???

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