Arriva a luglio inoltrato la pubblicazione, da parte della Provincia dell’Aquila, del bando per la ricerca di una struttura a disposizione degli studenti del De Nino-Morandi. Ad annunciarlo è il consigliere, provinciale e comunale, Mauro Tirabassi all’opera insieme al consigliere delegato all’Edilizia Gianluca Alfonsi e al presidente Angelo Caruso. La scuola “temporanea” dovrà essere individuata nel capoluogo peligno, perchè l’obiettivo è “riportare nella città di Sulmona l’intero distretto scolastico, momentaneamente dislocato presso l’ITI di Pratola Peligna, per restituire, a famiglie e studenti, certezze ma anche sicurezza”, presumibilmente per il nuovo anno scolastico. Temporanea perchè nel frattempo ad occuparsi della struttura storica di ragionieri e geometri c’è il provveditorato alle opere pubbliche, ente, ricordano dalla Provincia, “incaricato di eseguire i lavori di consolidamento e messa in sicurezza dell’edificio scolastico” per un importo che supera i 4,7milioni di euro.
L’urgenza, tuttavia, resta riportare gli studenti a Sulmona ed il bando di locazione passiva servirà proprio all’individuazione di un luogo alternativo: un unico immobile, specificano dalla Provincia, e non diversi edifici, per un totale di mille metri quadrati “con spazi spazi esterni per attività ricreative, facilità di accesso da strade o piazze e la disponibilità del proprietario a rendere, a proprie spese, i locali idonei a ospitare almeno 200 alunni divisi in dieci classi, oltre gli spazi da destinare al personale docente e non docente”. Una struttura da mettere a disposizione fino al 30 luglio 20121, questa la durata contrattuale stabilita per ora, perchè nell’arco di questi tre anni dovrebbe tornare fruibile (sempre se tutto va bene) la sede di via D’Andrea.
Le intenzioni restano poi quelle di far tornare Sulmona ad essere un luogo ambito per gli studenti anche dei paesi limitrofi. La Provincia, a proposito, ha invitato le comunità locali ad intessere “percorsi e azioni di collaborazione e condivisione” per recuperare, in qualche modo, una certa “capacità attrattiva che nel tempo, è inutile negarlo, è andata un po’ scemando, soprattutto verso materie che riguardano appunto ragionieri e geometri. Insomma, l’obiettivo è la “creazione di una rete più efficace e produttiva per il futuro di questi istituti”.
S. P.
Con una struttura gratis a pratola, si devono spendere soldi pubblici per il solo cruccio di riportare a Sulmona?
Gratis per gratis, con il ritorno dell’Istituto a Sulmona, le aule nuovamente vuote e disponibili potrebbero accogliere il non amato “nuovo polo unico”, raccogliendo in un’unica struttura tutti gli studenti pratolani, dall’infanzia alle superiori, senza tralasciare il notevole risparmio di soldi pubblici evitati per la sua costruzione!!!
Nel 2018 ancora con il campanilismo. Ma putemm vince la guerra.
Dove lei legge (???) campanilismo io leggo:
– il corretto utilizzo di denaro pubblico;
– l’ottimizzazione di strutture esistenti sul territorio per la popolazione li residente;
– il salvare il destino di una città in profonda crisi grazie a scellerate decisioni politiche.