Il voto è stato archiviato, il risultato soddisfacente è stato portato a casa, ma sulla formazione della giunta il centrodestra abruzzese ancora non ha iniziato discutere. Lo farà giovedì a Pescara, con le quattro forze che compongono la maggioranza Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Azione Politica, non ci sarà l’Udc di Marianna Scoccia, che al momento Marco Marsilio tiene alla porta. Dieci giorni dalle elezioni e già sono iniziate le prime turbolenze, mostrando un’anticipazione di quella che potrà essere questa consiliatura regionale. È accaduto infatti che ognuno iniziasse a reclamare per sé posizioni nel nuovo governo regionale. La Lega, che è la prima forza della coalizione vuole quattro assessorati, la vice presidenza e la presidenza del Consiglio regionale. A questa si sono accodati tutti gli altri, Forza Italia reclama due assessorati ed uno ne vorrebbero anche Azione Politica e Fratelli d’Italia.
Non si potrà mettere d’accordo tutti perché le posizioni a disposizione sono limitate e qualcuno sicuramente rimarrà scontento. In molti infatti non digeriscono lo strapotere della Lega, che vorrebbe imporsi sugli alleati di prepotenza in virtù del risultato elettorale. Non va giù ad esempio a Forza Italia che ha perso il ruolo di dominus della politica regionale nel centrodestra. Il partito degli “azzurri” però, dopo l’avvicinamento con Andrea Gerosolimo, sembra inizi ad assumerne anche il metodo politico che abbiamo imparato a conoscere durante la scorsa giunta D’Alfonso. Pare infatti che Forza Italia si siederà al tavolo delle trattative della coalizione rappresentando 4 consiglieri regionali, i suoi 3 più quello dell’Udc, Scoccia appunto. I quattro, in pieno stile Gerosolimo avrebbero già fatto intendere al neopresidente e agli alleati, che sarebbero disposti ad andare in minoranza se le proprie richieste non dovessero essere accolte.
Alla base dell’accordo ci sarebbe un patto nazionale stretto fra Antonio Tajani e Lorenzo Cesa per comporre una lista unica Forza Italia-Udc alle prossime elezioni europee. Il segretario nazionale Udc Cesa, verrà con molta probabilità candidato nella circoscrizione Sud – la nostra per intenderci – supportato da Forza Italia e per questo si starebbe comportando da fedele alleato del partito di Berlusconi. Questo dimostrerebbe una volta di più, che della famosa manina che inserì il nome di Scoccia nella lista Udc – nonostante il veto degli alleati -, in realtà ne erano a conoscenza in molti nella coalizione. Al momento però Scoccia rimane fuori dalla maggioranza, nel senso che a detta di Marsilio non prenderà parte ai lavori della stessa, ma si potrà limitare soltanto a votarne i provvedimenti. Grandi manovre sono in corso e forse difficilmente questa rigidità di Marsilio potrà durare a lungo, soprattutto se Forza Italia e Udc faranno blocco unico come hanno fino ad ora lasciato intendere.
Infine resta una debolissima speranza per la candidata della Lega Antonietta La Porta, prima dei non eletti nella lista della provincia dell’Aquila. Potrebbe infatti entrare in consiglio al posto di Emanuele Imprudente se questo dovesse assumere la carica di assessore. Al momento però si parla di lui come vice presidente della Regione, carica che non contemplerebbe la supplenza, ma come detto la situazione è ancora troppo caotica per poter prevedere l’esito del tavolo di giovedì sera e se dai rimescolamenti vari ad Imprudente dovesse toccare un posto in giunta, per La Porta si aprirebbero magicamente le porte del Consiglio regionale.
Savino Monterisi
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