Si riflette sul destino del centro storico in attesa del prossimo appuntamento a Palazzo tra pochi giorni. Gli animi però restano turbati, divisi, inquieti, perché tra rimostranze, richieste, confronti, risulta ancora difficile districarsi e trovare la quadra della questione, sono diversi i punti di vista così pure le risoluzioni sul tema del contendere: la Ztl.
Chi la vuole, chi no, chi vorrebbe ampliare la forbice dell’apertura alle auto chi, maggiormente i cittadini, chiudere al traffico.
Un punto che sembra quasi essere l’ago della bilancia ma non per tutti perché c’è chi sente la necessità, di riportare il discorso a ben altri problemi, affitti alti, tasse, spopolamento, tra scuole chiuse e uffici trasferiti, un sistema centro poco attrattivo, un bella lista di cose che non vanno, si è ancora lontani, per alcuni, dall’interpretare la questione centro storico e trovare l’equilibrio del cuore commerciale cittadino.
L’assessore La Civita non lo ha mai nascosto, lui vorrebbe la pedonalizzazione, un progetto di rinascita partendo dal recupero estetico delle vetrine,dalle isole pedonali e centro commerciale naturale. Dall’altra parte della barricata però ci sono commercianti che l’allungherebbero volentieri il transito alle macchine perchè non si possono non considerare gli acquisti mordi e fuggi, quelli del cliente pigro o che va di fretta che parcheggia lungo corso Ovidio, perché è un’entrata, un incasso è un movimento nel deserto cittadino.
“Questioni culturali” o semplici punti di vista, ai quali si contrappone l’altra voce di chi rimarca come non sia più possibile adottare l’apertura al transito come spauracchio delle vendite e che bisogna mettere a punto un risanamento generale.
Per intervenire in centro, sul piatto, le cifre ci sono tra riqualificazioni e progetti, adesso toccherà aspettare la nuova convocazione con gli assessori al ramo.
Intanto si accende un’altra polemica dopo le parole del segretario penitenziari Uil, Nardella, che aveva invitato l’assessore La Civita ad andare avanti con la pedonalizzazione, a rispondere per le rime sono gli esercenti di “Sulmona fa centro” che tuonano: “Non può giudicare lo stato effettivo del centro storico e quindi la necessità o meno di un’area pedonale chi non vive nel centro storico e soprattutto non conosce il lavoro, di fatica e di preoccupazione quotidiane, di chi esercita la professione di commerciante. Per questo ci meraviglia il segretario provinciale Uil-Pa Mauro Nardella che non conoscendo il lavoro e le problematiche del commercio cittadino avanza ipotesi tutte da valutare e riflettere bene sull’area pedonale in centro storico. Bisogna smettere in questa città con la superficialità dei giudizi ma prendere sul serio i problemi degli altri come propri e prima di pronunciarsi occorre ponderare i giudizi”.
L’associazione specifica “Non siamo contrari pregiudizialmente all’area pedonale proposta dall’assessore comunale Cristian La Civita ma vorremmo che amministrazione comunale e cittadinanza s’impegnassero, ognuno per la sua parte, al rilancio economico del centro storico oggi in piena agonia e in totale abbandono, con danni enormi per le attività commerciali che ne sono la vera anima”
A.S.
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