E’ in dirittura d’arrivo la riapertura del centro psichiatrico di Pratola Peligna. A darne notizia è il circolo cittadino del Pd esprimendo “piena soddisfazione” per il lavoro svolto in Regione dall’assessore al ramo Silvio Paolucci. Si tratta, in realtà, di un epilogo che arriva ben oltre le varie sollecitazioni fatte da più parti, l’ultima quella del Tribunale dei Diritti del Malato intervenuto sull’argomento il 6 giugno scorso pronto ad intraprendere tutte le strade percorribili per arrivare alla sottoscrizione dell’accordo programmatico. La firma del dirigente, quella mancante, è arrivata l’8 giugno. “Sta per essere pubblicato, infatti, il parere di compatibilità- fa sapere il Pd- dei posti letto della struttura rispetto al fabbisogno regionale, requisito necessario per erogare prestazioni sanitarie riabilitative in regime residenziale. Il parere, a firma del dirigente Germano De Sanctis, coordinato dall’assessorato alla sanità, permetterà la definitiva riapertura del centro con una significativa dotazione di 9 posti letto per i pazienti rappresentando, di fatto, un’eccellenza nel campo sanitario”. Il centro era stato chiuso preventivamente a gennaio scorso perchè mancavano alcune autorizzazioni, mesi in cui c’è stato un continuo andirivieni da parte dell’amministrazione comunale impegnata nella riapertura della struttura (contestualmente era stato chiuso anche il centro per l’autismo il cui problema è stato risolto nel giro di qualche settimana).
S.P.
Bene,bene. A Pratola è da una lunga vita che si parla, ad ogni tornata elettorale, di “casa di riposo” per anziani. Ogni volta dal palco,dove il candidato di turno arringa il popolo bue,tuona con solerte sicumera che si preoccuperà ,se eletto, di aprire una casa di riposo per anziani. E’ come lanciare l’amo per il pesce che subito abbocca, in quanto sente la necessità, Pratola di una casa di riposo per anziani. Ormai nell’hinterland peligno, ce l’hanno tutti i comuni, persino quelli con 500-600 abitanti,tranne Pratola. Però, udite, udite c’ha la struttura per i malati di mente, di cui sentivamo impellente bisogno. Ora sì che possiamo stare tranquilli, abbiamo un centro psichiatrico, una volta si chiamava manicomio. Io modestamente avrei preferito una casa di riposo per anziani e quella struttura era proprio ad hoc. Nuova, confortevole ed “en plein air”.