Centro autistico e psichiatrico, ecco le carte che mancano

Manca l’agibilità, le autorizzazioni al funzionamento e all’esercizio, quelle del dipartimento di prevenzione, il parere della Regione e l’accreditamento sanitario, insomma una montagna di carte che perlopiù avrebbero dovuto fornire Asl e Regione, ma che nonostante l’inaugurazione, il taglio del nastro, l’evviva evviva, non ci sono mai state.
Non che sia l’unica struttura sanitaria a trovarsi in queste condizioni, ma su quelle di natura psichiatrica in Valle Peligna sembra essersi abbattuta la mannaia o meglio una pioggia di esposti. Dovuti probabilmente a screzi interni, diatribe che si ripercuotono ora sull’utenza, quella più debole e bisognosa. Il sistema è ormai rodato: la denuncia ai carabinieri, l’arrivo del Nas, il controllo, il verbale e l’inevitabile provvedimento cautelare che, per il Centro di salute mentale e il Centro diurno di Sulmona ha ordinato il sindaco, per il Centro autistico e il Centro psichiatrico di Pratola, appena ieri, ha disposto direttamente il manager della Asl Rinaldo Tordera. Niente ricorso al Tar, insomma, questa volta: i giudici amministrativi hanno fatto capire che non c’è spazio per deroghe e proroghe e far finta di niente avrebbe portato inevitabilmente al sequestro dell’immobile.
“Ho relazionato tutto agli enti competenti in modo da rendere più facile il lavoro – spiega la sindaca Antonella Di Nino – domani mattina con il mio dirigente sarò in Regione insieme al direttore generale della Asl per affrontare tutta la complessa questione. Questo non è il momento delle polemiche sulle responsabilità, ora va raggiunto un unico obiettivo: dalle finestre dei Centri deve rientrare la luce”.
La Asl dal canto suo “si scusa per il disagio” e fornisce i numeri delle famiglie coinvolte, 15 in tutto, che in parte saranno dirottate all’Aquila e Avezzano (quelli del Centro psichiatrico) e in parte saranno seguiti a domicilio (quelli del Centro per l’autismo). Ma a questi vanno aggiunti gli utenti che da oltre due mesi non hanno più punti di riferimento nei Centri di salute mentale e diurno di Sulmona (oltre 1.200) e quelli che, a breve, molto probabilmente, seguiranno la stessa sorte nel servizio di Neuropsichiatria infantile.
“Tutte le strutture del Dipartimento di Salute Mentale a Sulmona e Pratola sembrano avere in comune l’essere state appaltate, finanziate, inaugurate e aperte senza i dovuti permessi ai sensi della Legge Regionale 32/07 – commenta Art1 della Valle Peligna -. Chiediamo al direttore generale Rinaldo Tordera e ai sindaci coinvolti di fare luce e chiarire pubblicamente le cause di questo disastro che penalizza persone malate e le loro famiglie sperando che all’origine non vi siano accordi politici locali o peggio interessi privati”.
La Uil invece ha già chiesto un incontro al manager e di ripristinare al più presto il servizio: “Non interessa entrare nelle beghe politiche ma ritiene doveroso che si apra un confronto serio sulla sanità – commenta il segretario territoriale Marcello Ferretti -. Il sistema sanitario rischia il collasso sia quello ospedaliero che distrettuale, sono necessari come più spesso ribaditi investimenti strutturali ed una programmazione seria in grado di efficientare il sistema”.

3 Commenti su "Centro autistico e psichiatrico, ecco le carte che mancano"

  1. E’ il caso di dire che non hanno fatto “centro”, ma sono usciti per la tangente. Manca una montagna di carte, dice “Il Germe” ,come dire che l’apertura del centro autistico a Pratola, è stata del tutto abusiva. Tanto la scusa ,una volta scoperti, sarebbe stata a portata di mano:”lo abbiamo fatto per quei poveri “diversamente abili”,per non dire altro.” E tutto sarebbe passato in cavalleria. Mi chiedo quali siano le conseguenza per i responsabili che non si preoccupano di fornire i documenti necessari per aprire “una casa di cura”, che tale è, anche se pubblica. Penso alla canea che si sarebbe sollevata, se ad aprire abusivamente la struttura fosse stata chessò, una Di Nino. I compagneros l’avrebbero fatta nera, visto come vanno le cose circa la scuola a norma sismica per i bambini e ed il carteggio per le rimesse per i terremotati, che poi è tutta una fake news. Di fronte alla “faccenda” del centro autistico sgomberato, ci sarà il solito silenzio assordante della così detta destra? Sinora non si sente mosca volare.

  2. la polemica in questi casi e’ una brutta bestia

  3. Certo ,in questi casi..ma quale polemica, hanno aperto un servizio pubblico ad libitum, senza produrre il regolare e legale carteggio e documentazione.Allo sbaraglio. Questa è sbadataggine e menefreghismo, altro che polemica…in questi casi. In me non c’è alcuna polemica, c’è solo …come siamo caduti in basso!

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