Centrale Snam, il Tar respinge il ricorso della Regione

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalle Regione Abruzzo contro l’autorizzazione della centrale di spinta del gasdotto Rete Adriatica, che la multinazionale dell’energia Snam, vuole realizzare in Valle Peligna, più precisamente in zona Case Pente sul territorio comunale di Sulmona.

Il Tribunale amministrativo non ha accolto le obiezioni mosse dai due avvocati scelti da Regione Abruzzo, Vincenzo Cerulli Irelli e Stefania Valeri, che si basavano fra le altre cose sulla mancanza dell’autorizzazione Vas (Valutazione ambientale strategica), la quale non sarebbe necessaria in funzione di un’altra autorizzazione, l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) che Snam deve ancora ottenere dal Ministero dell’Ambiente per poter mettere in esercizio la centrale. Inoltre ha scritto il Collegio, la mancanza della Vas può essere mitigata dalla presenza dell’autorizzazione Via, che: “Costituisce, in questo quadro, presidio necessario e sufficiente ad assicurare la tutela dell’ambiente rispetto agli impatti derivanti dall’intervento progettato e a rendere compatibile l’opera pubblica (o di pubblico interesse) con le condizioni di uno sviluppo sostenibile”.

Altro motivo di ricorso era stato il prevalere dell’interesse economico di Snam, rispetto a quello ambientale, sottovalutando gravemente, il rischio simico del territorio di Sulmona. Su questo scrive il Tar: “Non può dirsi che sia stato valorizzato, in realtà, l’interesse meramente economico dell’impresa proponente, atteso che l’opera fa parte di un articolato progetto, di sicuro rilievo strategico, il quale mira ad assicurare l’approvvigionamento energetico ai cittadini e alle imprese nell’ambito di vaste aree regionali e dell’intero Paese”.

Una sentenza che avvicina sempre più il territorio alla costruzione definitiva del progetto. Ad ogni modo per gli oppositori restano ancora alcune strade, innanzitutto, come detto in precedenza la futura concessione dell’Aia. Il ministro dell’Ambiente Costa, ha ora un’importante possibilità: dare seguito alla posizione più volte espressa dal suo partito, il Movimento 5 Stelle, di voler bloccare l’opera. C’è poi il ricorso presentato al Tar dal Comune di Sulmona, sul quale deve ancora arrivare la sentenza. C’è la possibilità del ricorso al Consiglio di Stato da parte della Regione, come spiega il leader dei Comitati cittadini per l’Ambiente Mario Pizzola: “Auspichiamo che la Regione ora presenti ricorso al Consiglio di Stato perché nella sentenza del Tar ci sono argomenti molto validi in difesa del territorio che il Tribunale amministrativo ha evidentemente sottovalutato”. Infine c’è la protesta del territorio, che come annunciano battaglieri i Comitati cittadini per l’Ambiente e il Coordinamento No Hub del Gas, continuerà in maniera forte e decisa, mobilitando tutti i cittadini e le cittadine contrarie all’opera.

Savino Monterisi

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