Cementificato il territorio ora bisognerebbe, quantomeno, tutelare la salute. E’ quanto dichiara, in sintesi, la Confesercenti circa il via libera alla centrale di compressione. “Si comprende benissimo che è sempre difficile stabilire cosa è opportuno per un’area svantaggiata qual è il Centro Abruzzo” si legge in una nota-. La Confesercenti del Centro Abruzzo sottolinea come il consumo del suolo e dell’ambiente è impattante e non sortisce benefici né per i cittadini né per le imprese che da decenni assistono al degrado totale delle aree artigianali e industriali, all’impoverimento del tessuto commerciale. Non si può negare che l’economia delle aree interne sia in forte declino. Per questo almeno bisognerebbe restituire la salvaguardia della salute, l’attesa di vita e la speranza per una crescita che attualmente è assente”.
Conseguenza di una mancata volontà del Governo e parlamentari, secondo l’associazione di categoria, di ascoltare “un grido di allarme derivante dalla espoliazione continua ai danni di un territorio: chiusura delle caserme, chiusura del tribunale, chiusura dell’ospedale, chiusura dell’università, ridimensionamento della tratta ferroviaria, ridimensionamento degli investimenti pubblici”.
Un Abruzzo segnato negativamente dalle politiche e per il la Confesercenti chiede “proposte e non proclami da parte di una classe politica spesso troppo autoreferenziale. È auspicabile un confronto, anche serrato, con chi intende candidarsi per il rinnovo del Parlamento”.
S.P.
Nessuno si occupa della salute mentale 1200 pazienti da circa 4mesi non hanno più un servizio dalla aquila e dalla direzione asl solo promesse
Difficile da cogliere anche nel solo quesito politico il trait d’union della tutela della salute eccezion fatta per la centrale di compressione gas, ma con il consumo del suolo e delle espoliazioni? Ma di quali conseguenze addotte parlate?
Errori del passato con errori del presente, con la confusione per il futuro…
Non basterebbe dire che manca il lavoro per “tutti”?