Cavalli al Daolio, esposto in procura. Oggi la conta dei danni

L’intervento della Asl al parco-stalla Daolio non sarà certo fatto, come ha annunciato su alcuni organi di stampa, per volontà dell’assessore Mauro Tirimacco, non solo almeno. Perché sulla vicenda della trasformazione del polmone verde della città in uno stazzo arriva ora un esposto alla procura e alla Asl: l’avvocato Serafino Speranza, che nei giorni scorsi era stato punto da mosche cavalline, infatti, ha dato mandato alla sua collega Catia Puglielli di andare fino in fondo per verificare quanto, in realtà, la stessa Puglielli, in qualità di responsabile del tribunale per i diritti del malato, aveva già chiesto facendo un accesso agli atti e chiedendo al sindaco non solo di avere copia del provvedimento amministrativo di cui non si ha traccia nell’albo pretorio, ma anche dei relativi pareri della Asl, dell’eventuale accensione di una polizza assicurativa per danni a cose e persone, delle misure igienico-sanitarie adottate per la raccolta delle deiezioni dei cavalli e la relativa custodia degli animali.


L’assessore, dal canto suo, con una buona dose di saccenza, si dice “sbalordito della totale ignoranza in materia di alcuni giornalisti che continuano a parlare di inquinamento ed epidemie – riferendosi probabilmente a chi, come Il Germe, ha osato criticare la scelta fatta – gente che non conosce il ciclo naturale e come è fatta una pianta di pomodoro”.
Premesso che nessuno ha mai parlato, almeno su questa testata, di epidemie; non ci permettiamo di paragonarci certo all’assessore in quanto a dimestichezza con il mondo e lo stile agricolo, ma comunque non ci convincerà sul fatto che le deiezioni dei cavalli, altresì chiamata merda, spariscano dal parco per concimazione naturale.


Tant’è che oggi il Cogesa farà un sopralluogo al Daolio per capire e valutare come fare a bonificare un’area che, prima inaccessibile per le erbacce, è diventata ora inaccessibile per la puzza e per la quantità di insetti che gli escrementi dei cavalli hanno inevitabilmente alimentato. A chiedere l’intervento del Cogesa è stato d’altronde lo stesso Comune che, evidentemente, come alcuni giornalisti poco avvezzi al mondo agricolo, non crede molto all’efficacia del ciclo naturale in un parco pubblico.
Il Cogesa eseguirà oggi il sopralluogo e presenterà il conto al Comune, che sarà verosimilmente un conto più salato di quanto sarebbe costato ripulire il parco con una semplice e tradizionale operazione di giardinaggio.


L’assessore Tirimacco di questo dovrebbe preoccuparsi, più che di impartire lezioni di concimi: del danno prodotto e dei soldi che la collettività dovrà sborsare per la sua geniale idea. E che ci si augura, nel caso, anche la Corte dei Conti, oltre alla procura, voglia valutare.
E d’altronde la sua stessa maggioranza, nel consiglio comunale di lunedì scorso, gli ha dato l’altolà, approvando un ordine del giorno nel quale si chiede di rendere di nuovo e subito fruibile agli esseri umani lo spazio verde e di finirla insomma con questa pagliacciata dei cavalli al pascolo.
Che i pomodori nell’orto, a noi ignoranti in agricoltura, continuano a crescere anche senza concime.

1 Commento su "Cavalli al Daolio, esposto in procura. Oggi la conta dei danni"

  1. sicuramente una delle societa’ “famigliari” sara’ chiamata per la bonifica,naturalmente affidamento diretto ,l’urgenza….di ripulire,gli interessi particolari dicono che…chi azzecca il nome vince un ronzino

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