Castel di Sangro, punto Inps “sospeso” in attesa della nuova sede

La notizia si è diffusa sui social attraverso post di utenti preoccupati per la imminente cessazione di un servizio fondamentale per il territorio, quello garantito dal punto Inps di Castel di Sangro dove ieri l’addetto allo sportello avrebbe comunicato la chiusura dell’ufficio dal prossimo mese di aprile. “Ieri sono andata allo sportello Inps e ho scoperto che era l’ultimo giorno di attività” scrive un’utente sul suo profilo facebook scatenando nel giro di poche ore reazioni indignate da parte di chi sottolinea “l’ennesima sottrazione di servizi” nelle aree interne e di chi non esita a parlare di “oltraggio ai cittadini”.

Probabilmente un errore di comunicazione perché, come spiega il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso “non si tratta di una chiusura ma solo di una sospensione”. Una momentanea interruzione del servizio dovuta all’inagibilità dei locali dell’ex comunità montana dove finora è stato ospitato il punto Inps, spazi danneggiati da infiltrazioni e che per questo motivo saranno oggetto di interventi di ristrutturazione. “Il punto Inps sarà trasferito presso il palazzo della Provincia – assicura Caruso – i locali sono già disponibili e una volta terminate le pratiche burocratiche il servizio tornerà attivo”.

Tempo due settimane a detta del primo cittadino di Castel di Sangro per riattivare uno sportello fondamentale per la comunità altosangrina che in caso di chiusura definitiva avrebbe dovuto recarsi a Sulmona anche solo per ricevere una consulenza o un’informazione. Eventualità che per il momento pare scongiurata.

2 Commenti su "Castel di Sangro, punto Inps “sospeso” in attesa della nuova sede"

  1. Ma a che serve un ufficio inps se tutti i servizi sono in rete? Se qualche vecchietto non sa usare i servizi online che5si rivolgesse alla stazione Carabinieri e verrà aiutato. I CC e la Polizia in generale debbono organizzarsi per fornire anche questo aiuto nel territorio, perché, e benché la riorganizzazione geografica saranno nell’immediato futuro la sola presenza istituzionale a contatto capillare con la cittadinanza.
    Stiamo invece assistendo in questi paesini di tardissimo svantaggio del posizionamento, ora, dei bancomat postali, quando, al contrario, da almeno 10 anni i bancomat li stanno togliendo in tutte le città, anche del terzo mondo, perché non preleva più nessuno, se le operazioni si fanno tutte con la rete. Bisognerebbe indagare, da parte della polizia postale, a meno che non si siano incurvati anche loro all’interno dello stato ricurvi, quali interessi di appalti e di influenze ci siano dietro queste spese inutili dei bancomat inutili e dei lavori inutili. Cioè chi ci potrebbe guadagnare qualche percentuale in nero in queste iniziative? Mattarella? Non credo così in alto.

  2. Ma a che serve un ufficio inps se tutti i servizi sono in rete? Se qualche vecchietto non sa usare i servizi online che si rivolgesse alla stazione Carabinieri e verrà aiutato. I CC e la Polizia in generale debbono organizzarsi per fornire anche questo aiuto nel territorio, perché, e benché la riorganizzazione geografica, saranno nell’immediato futuro la sola presenza istituzionale a contatto capillare con la cittadinanza.
    Stiamo invece assistendo in questi paesini di tardissimo svantaggio, del posizionamento ora, dei bancomat postali, quando, al contrario, da almeno 10 anni i bancomat li stanno togliendo in tutte le città, anche del terzo mondo, perché non preleva più nessuno, se le operazioni si fanno tutte con la rete.
    Bisognerebbe indagare, da parte della polizia postale, a meno che non si siano dubitativamente incurvati anche loro all’interno dello Stato dubbio e ricurvo, quali interessi di appalti e di influenze ci siano dietro queste spese inutili dei bancomat inutili e dei lavori inutili.
    Cioè chi ci potrebbe guadagnare qualche percentuale in nero in queste iniziative? Mattarella? Non credo così in alto.

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