Castel di Sangro: la Asl approva i 36 posti letto. La rivincita del sindaco Caruso

Obiettivo centrato, per l’ospedale di Castel di Sangro arriva il placet sui 36 posti letto.  La Asl di Avezzano-Sulmona- L’Aquila approva il Piano aziendale e per il primo cittadino Angelo Caruso e i sindaci dell’Alto Sangro arriva il responso più atteso.

Un numero, 36, che rappresenta non solo un risultato ottenuto e ambizioso ma che consente in maniera definitiva di mantenere l’integrità del nosocomio Alto sangrino, confermando le attività chirurgiche e tutti i servizi dei reparti e negli ambulatori.  Un atto aziendale a firma del 29 giungo 2017, comunicato ieri, che è figlio del dialogo costante, della coesione di un territorio e della forza di una battaglia di testa più che di pancia. “Abbiamo scelto la strada del dialogo con la ASL e la Regione, una via che abbiamo reputato fosse più collaborativa e proficua” fa sapere il sindaco che prende le distanze dalle critiche mosse dall’opposizione non solo verso l’amministrazione ma anche nei riguardi della Regione, azioni di contrasto,  “l’inopportunità dell’opposizione” che al primo cittadino non è piaciuta affatto.  Si prende una rivincita, Caruso, sulla minoranza consiliare, che spiega “è una rivincita per la comunità intera” e per un ospedale che resta incolume dalla mannaia dei tagli che invece in altre realtà, più grandi del centro montano, ha già causato importanti spoliazioni.

Anni di battaglia quelli portati avanti dai comuni dell’Alto Sangro, un territorio che può dirsi ora  soddisfatto, due anni fa con il decreto Lorenzin il riconoscimento dell’ospedale di Castel di Sangro come unico presidio territoriale di montagna da parte della Regione Abruzzo e ora si vede assicurata l’integrità del nosocomio. Il sindaco Caruso ha voluto rilanciare infine il patto d’amicizia con Sulmona, per creare una rete di supporto, il vantaggio per l’ospedale peligno sarebbe quello di avere un presidio sanitario satellite, in modo da creare delle strategie di mobilità attiva.

A.S.