Caso Ciaccio, il sindaco replica a Nannarone: “Accordo con la Diocesi, il Comune non c’entra”

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero a quella che lui stesso definisce “l’accusa artatamente costruita dalla consigliera Teresa Nannarone” che ieri in un comunicato stampa commentava l’arrivo di Leonardo Ciaccio a Sulmona come bibliotecario presso il museo di Santa Chiara a Sulmona. Una misura alternativa alla detenzione disposta dal tribunale della Libertà dell’Aquila non andata giù alla consigliera comunale Nannarone che su l’uomo di fiducia di Matteo Messina Denaro ieri scriveva “è entrato in città dalla porta principale apertagli dal sindaco Gianfranco Di Piero”.

Lo stesso sindaco che sente come doverose alcune precisazioni a partire da quella relativa all’attività di bibliotecario svolta dal detenuto presso la biblioteca diocesana all’interno del polo museale di Santa Chiara per effetto di “intese intervenute tra la direzione della casa di reclusione di Sulmona e la Diocesi di Sulmona Valva”. Nessun atto dunque, sottolinea il primo cittadino, è mai intercorso tra l’istituto penitenziario e il Comune di Sulmona.

Il detenuto “opera per conto della Diocesi e presso i locali in esclusiva disponibilità della stessa” continua il comunicato del sindaco, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge e delle autorizzazioni rilasciate dai “competenti organismi del Ministero della giustizia”. Con finalità di perseguire la funzione rieducativa della pena e il reinserimento sociale dei detenuti per il quale, continua il sindaco, “nessun assenso, in quanto non previsto e comunque non richiesto, è stato espresso dal Comune di Sulmona”.

Parole con le quali Gianfranco Di Piero risponde alla consigliera Teresa Nannarone le cui accuse, conclude il primo cittadino, altro non sono che la “tangibile manifestazione della campagna denigratoria pervicacemente perseguita dalla consigliera contro il sindaco e l’amministrazione comunale”.

16 Commenti su "Caso Ciaccio, il sindaco replica a Nannarone: “Accordo con la Diocesi, il Comune non c’entra”"

  1. E in mezzo so’ cristiano che, spero, sta tentando una riabilitazione…. ma doveva saperlo tutta la città che il tizio e’ pregiudicato e detenuto? Mah!

  2. Beh oddio quando sei il braccio destro di Messina Denaro non è che sei stato in galera per aver rubato le mele al mercato eh, porello 🤔

  3. L' insegnamento | 6 Settembre 2024 at 14:29 | Rispondi

    Santa Madre Chiesa ci spiega ogni giorno però, che prima della redenzione e del giusto premio é necessario e indispensabile il pentimento.

  4. Magari poteva anche esprimere il suo punto di vista su questa storia che stà preoccupando e non poco la popolazione, magari esprimere una critica verso chi ha accettato e acconsentito che un detenuto ergastolano dall’altissimo livello criminale mai pentito e dissociato potesse lavorare liberamente e a contatto con la cittadinanza, magari esprimere la contrarietà sua e della cittadinanza invece di limitarsi a dire solo che lui non c’entra niente, non sapeva niente e che è stata rispettata la legge.
    Vista la delicatezza della questione la curia e quindi il vescovo avrebbe dovuto consultarsi preventivamente con la massima autorità cittadina perché non si può relegare tutto ad una semplice questione interna.
    Il sindaco (gli amministratori tutti) non è solo un “ragioniere” ma ha anche una funzione politica e di rappresentanza e quindi dovrebbe parlare pubblicamente anche a nome della città.

  5. Ma nn era colpa del sindaco? | 6 Settembre 2024 at 15:23 | Rispondi

    Ma mo il famoso protocollo?? Questo per dire che nn si sparla senza conoscere i dettagli…e comunque attendiamo il ricorso della procura generale…

  6. onestà onestà | 6 Settembre 2024 at 15:27 | Rispondi

    E’ INDEGNO LEGGERE SIMILI NOTIZIE SU DELLE TESTATE NAZIONALI O ASCOLTARLE DAI TG NAZIONALI ANZICHE’ L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMARE LA CITTADINANZA DELL’ARRIVO DI UN CRIMINALE IN SEMI LIBERTA’….E’ CHIARO CHE LE LEGGI IN ITALIA APPOGGIANO MOLTO CHI DELINQUE MA A QUESTO PUNTO DOBBIMO ESSERE NOI CITTADINI AD OPPORCI AD UN SIMILE ARRIVO.LA PRESENZA DI UN CAINO DEL GENERE COMPORTERA’ A BREVE LA PRESENZA IN CITTA’ DI ALTRE BESTIE COME LUI….SINDACO I SUOI CONCITTADINI NON VOGLIONO IN CITTA’ UN SANGUINARIO DEL GENERE, INTERPELLI IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA….AMMINISTRATORI TIRATE FUORI GLI ATTRIBUTI…VERGOGNAAAA….

    • Giustissimo .
      Cacciate fuori le palle …..tra l ‘altro a quanto mi pare di capire non è un pentito .
      Dovrebbero fare una legge per cui non puoi sostare nella città anzi dirò di più regione in cui e’ il carcere che ti ha detenuto .
      Sennò sulmona che diventa ????? Pazzesco

      • Spero che, quanto meno, la Chiesa si occupi del compenso che avrà, almeno quello, mamma me , come stemm miss. Povera Sulmona !!!

  7. Città del Vaticano? | 6 Settembre 2024 at 15:37 | Rispondi

    Con tutto il rispetto, sono credente e praticante, ma mi chiedo, in base al diritto che regola i rapporti tra Stato Italiano e Stato Vaticano, i rappresentanti della Chiesa sul territorio italiano, possono prendere in totale autonomia, decisioni di questo tipo, rilevanza e importanza per una città?

  8. Bah!! Possibile che una Amministrazione comunale non possa interloquire in faccende del genere e debba accettare supinamente ciò che la Chiesa (a detta del Sindaco) stabilisce con la magistratura o chi per essa a seguito di un provvedimento per altro impugnato dai superiori organi giudiziari?
    Ma almeno, quale è il pensiero del Sindaco (nulla vidi, nulla saccio) in merito?

    • Ora accertati che la polemica della Nannarone era pretestuosa, nel senso che invece di caricare a testa bassa accusando il sindaco avrebbe potuto rivolgere l’accusa sotto forma di dubbio o domanda chiedendo come mai era accaduta una cosa del genere. Perché sé veritiera la risposta del sindaco questa polemica montata e pompata ad hoc rischia di rivelarsi un boomerang per chi l’ha costruita. Detto ciò concordo sul fatto che nella risposta del sindaco manca, come spesso succede con lui, il suo pensiero, un biasimo una condanna. Dire che nulla sapeva certamente lo libera da parte delle accuse ma fermarsi qui non lo assolve completamente

  9. E intanto i nostri giovani formati professionalmente parlando sono costretto ad emigrare. Poi giù di tavole rotonde per parlare dello spopolamento

  10. Cittadino, credo lei non abbia letto il mio comunicato precedente. Lo trova integrale sulla mia pagina fb dove pongo la questione in chiave interrogativa . Detto questo un sindaco non è un ufo, e se non sa quello che accade pare da MESI e’ ancora peggio. Però legga il mio comunicato se crede prima di scrivere cose non esatte

  11. Della polemica tra opposizione varia e comune credo che ormai non interessi più a nessuno.. .ora la domanda è: Cosa si intende fare? accettare supinamente questo collocamento ? la popolazione deve esser informata e deve potersi esprimere in merito. Abbiamo già il supercarcere ed il “turismo” annesso. ci sono già molte situazioni a cui dobbiamo far fronte e ci mancava solo questa ciliegina sulla torta.

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