Non si è fatta attendere la risposta del gruppo di maggioranza “Pratola Bellissima” alla richiesta di dimissioni della sindaca Antonella Di Nino, rilanciata dal Partito Democratico di Pratola Peligna in merito al caso Aehra. Il gruppo di maggioranza parla di “atteggiamento vile di un partito, il Pd di Pratola Peligna” in tandem al consigliere civico, Vincenzo Margiotta. La Di Nino, durante l’ultima seduta del consiglio comunale pratolano, ha chiarito le ragioni che hanno spinto il colosso dell’auto elettrica a scegliere Mosciano Sant’Angelo al posto del Comune peligno per l’insediamento del futuro sito di produzione abruzzese.
Una perdita di 500 nuovi posti di lavoro per il territorio. La croce, da parte di dem e civici, è stata affibbiata alla stessa Di Nino, colpevole secondo la minoranza di aver fatto perdere un treno irripetibile per Pratola Peligna. Se ci fosse stata una sola concreta possibilità di far arrivare a Pratola e sul territorio 500 posti di lavoro, ha tenuto a puntualizzare la sindaca, la maggioranza l’avrebbe presa senza esitazioni.
“Dovremmo chiedere noi le dimissioni – replica Pratola Bellissima , per manifesta incapacità, a una minoranza alla quale va pure suggerito come formulare un ordine del giorno (ed è dovuto intervenire il Segretario Comunale a farglielo notare) e che chiede addirittura di votare una “non proposta” con la richiesta di una telefonata. Una vergogna senza precedenti nella storia istituzionale del paese. Una deriva di mediocrità che fa quasi spavento. Hanno voluto un Consiglio Comunale per parlare di “chiacchiere”, di “sentito dire”, di “riferito dal cittadino” senza essere stati capaci di portare un documento, una manifestazione di interesse…. Il nulla. Il tempo, anche su questa vicenda sulla quale non ci presteremo più a nessuna polemica di basso profilo, sarà galantuomo visto che già ieri sera ha portato in evidenza la faciloneria dei provocatori, polemizzatori, travisatori ed anche urlatori”.
Ennesimo, prevedibile scippo ai danni del territorio.
È possibile sapere quali terreni della ZES sono stati fatti visionare?
Bella domanda, potremmo aggiungere è possibile sapere di chi erano i terreni fatti vedere?
Erano solo a Pratola o anche a Sulmona?
Ma almeno è possibile sapere quali sono queste aree della ZES?
I terreni di proprietà comunale erano di metratura insufficiente a soddisfare le richieste dell’ azienda. I terreni privati c’erano sia a Pratola che a Sulmona e sono stati visionati (ma erano a pagamento chiaramente) a Mosciamo sono stati trovati terreni idonei all’ insediamento industriale già di proprietà comunale (quindi gratis) è solo questo il motivo che ha portato l’ azienda a preferire (giustamente) Mosciano a Pratola.
I terreni a Mosciano sono di un privato, pagati complessivamente 6milioni€, i terreni comunali di Pratola non sono stati visitati, solo quelli dell’unico privato contattato.
L’Unico ribadiamo, nessun altro!!
Sono andati a Mosciano perchè in Valle Peligna li hanno cacciati e non se li sono cacati!!!
Vai Di Nino
Quali sono questi terreni ZES? Perché non è possibile saperlo?
Non sono del posto ma un’ occasione del genere per l intera valle che è diventata di lacrime sarebbe dovuta essere combattuta e vinta. Mi dispiace ma il sindaco non ha avuto abbastanza interesse.
Al di là del merito ciò che più colpisce è l’eleganza specchiata della Di Nino nel ribattere alle opposizioni. In buona sostanza nell’idea di democrazia (si fa per dire) del Sindaco le opposizioni dovrebbero fare le belle statuine e che nessuno si permetta di contraddirla perché, se ti va bene, sarai considerato il nulla. Roba sudamericana!
Ma non è Pratola luogo per fabbriche di auto non fallimentari. Se avete ascoltato il discorso di Tavares alla Sevel a Val di Sangro , ha chiesto al Governo I PORTI CON I PESCAGGI PROFONDI, che non sono assolutamente a Ortona o nell’Adriatico. Pratola, per non essere un chiuso luogo estremo deve sfondare da Anversa a Balsorano e raggiungere con una TAV Pescara-Ceprano ( con i treni merci lunghi 750 mt che vanno a 250 kmh)i porti profondi del
Tirreno, Napoli, Salerno, Gioia Tauro, GAETA…
Gianluigi Aponte recentemente a Genova ha dichiarato che il porto di Genova non può sviluppare ancora molto i volumi di traffico.
Questa è la realtà delle cose se non si fanno le infrastrutture che servono (invece del ponte di Messina che hanno proposto Salvini e la Meloni) Pratola ed il SUD non hanno modo di sviluppare e qualche piccola realtà che c’è come la Marelli o la Sevel , in futuro verrà tolta verso zone di logistica più comoda e promettente.
Ho visionato e ascoltato attentamente il C.C. del 25, e non è che abbia trovato tutta questa chiarezza esplicativa della vicenda. Ho rilevato un riserbo sulle zone visitate (non solo quelle menzionate) e tanto meno si chiariscono gli incontri quasi borderline, quasi fosse il tutto “top secret e strettamente confidenziale”, tanto da farmi intendere che sia questa la causa dell'”insuccesso della missione”… e cioè l’eventuale sua “LOCALIZZAZIONE e … MERITI A SEGUIRE”; anche se è vero che l’ultima parola resta sempre e comunque all’Azienda proponente, ma non per questo la si deve usare come scusante. Ed è purtroppo vero che un occasione del genere, proprio per la povertà quantitativa e qualitativa industriale della vallata (cioè il nulla) difficilmente ci verrà riproposta, e che era questo il momento di fare tutto il possibile, OVUNQUE, per raccogliere anche un minimo risultato, ma è stata PERSA UNA OCCASIONE, quando noi sul territorio non avevamo nulla da perdere, perché GIA’ È TUTTO PERSO!
Comunquemente ad oggi nessuno sa dire ancora quali sono questi terreni ZES. Segreto di stato
Ma il Sindaco di Pratola cosa c’entrava a far vedere i terreni della ex Tonolli Tubi che sono a Sulmona? Se volevano quei terreni perchè non ha chiamato il Sindaco di Sulmona?