Lo ha ripetuto questa mattina all’Aquila, nel corso dell’ audizione dinanzi alla Commissione regionale sui Tribunali d’Abruzzo “Salvaguardare il Tribunale di Sulmona”. Una chisura da contrastare che porterebbe solo disagi, un presidio giudiziario, che come ha rimarcato il sindaco Casini, è al centro di un vasto territorio montano, con distanze spazio temporali dal capoluogo di regione insostenibili, al primo posto per efficienza tra gli uffici giudiziari del centro Italia e al quinto a livello nazionale, un’area che ospita un carcere di massima sicurezza “la cui paventata chiusura non produrrebbe risparmi economici, ma creerebbe solo un enorme danno e disservizi ai cittadini”. La Casini, affiancata dall’assessore comunale Alessandra Vella, ha preso parola nella seduta presieduta da Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio regionale, alla presenza dei quattro rappresentanti degli Ordini forensi, che hanno ascoltato i sindaci dei Comuni in cui hanno sede i quattro tribunali destinati alla chiusura.
Una questione che non lascia grandi possibilità d’azione, perchè sulla proroga fino al 2020 sul famoso decreto del 2012, che annunciava la chiusura del tribunale, una deroga risulterebbe cosa difficile insomma
Il primo cittadino ha rinnovato tutte le motivazioni alla base di una battaglia contro “l’assurda decisione di sopprimere il nostro tribunale, facendomi portavoce di un intero territorio” sottolinea la Casini che ha ricordato la contrarietà dei Comuni in linea con la delibera approvata dal Comune di Sulmona in un Consiglio comunale straordinario all’interno del Palazzo di Giustizia peligno lo scorso dicembre. A firmare e a schierarsi a favore della salvezza del presidio giudiziario e della battaglia, nei fatti sono stati i Comuni di Sulmona, Pratola, Prezza, Pettorano, Roccaraso, Pacentro e Castelvecchio Subequo, che devono apprestarsi alla modifica del testo, restano alla’ppello municipi del territorio che devono ancora approvarla quella delibera. “Ho rimarcato l’importanza del progetto sperimentale nazionale Capograssi, finanziato dalla Regione Abruzzo, per le competenze tecnologiche digitali a supporto del processo telematico, che verrà realizzato proprio a Sulmona e ho chiesto alla Commissione di attivarsi presso il Ministero al fine di conoscere gli effettivi dati di monitoraggio sui risultati in termini di costi/ benefici riscontrati dall’applicazione della norma sui tribunali minori già soppressi in Italia”. Perché conclude il sindaco di Sulmona “Non vogliamo essere trascinati in una competizione tra i territori, ma è stato opportuno evidenziare con determinazione le caratteristiche che rendono il tribunale di Sulmona meritevole di continuare la propria attività e, quindi, di non essere soppresso”.
A.S.
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