La ricerca di una nuova ubicazione per la caserma dei Vigili del Fuoco di Sulmona prosegue. Venerdì scorso si è mosso in prima persona il vicesindaco Franco Casciani, volato a Roma per un summit con l’ingegnere Giovanni Nanni della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Quello con l’ingegner Nanni è stato solo l’ultimo di una serie di incontri che hanno visto protagonisti anche il Prefetto, Laura Lega, e il Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco, Guido Parisi.
Secondo quanto trapela da Palazzo San Francesco rimane forte la volontà da parte dell’Amministrazione di abbandonare ogni ipotesi di trasferimento all’interno della caserma “Cesare Battisti”, anche perché l’idea è quella di realizzare all’interno della struttura un parcheggio internato, evitando di cedere parte del piazzale al demanio.
“I Vigili del Fuoco vogliono un’area più idonea per la nuova sede – spiega al Germe proprio Franco Casciani – anche perché si è ipotizzata la costruzione di una elisuperficie e altre infrastrutture. Nelle prossime settimane interloquiremo nuovamente con il dipartimento dei Vigili del Fuoco e con il demanio. Se spingiamo su alcuni interventi questa nuova caserma la portiamo a casa”.
Che poi l’idea sarebbe quella di aggregare in un’unica area i Vigli del Fuoco al corpo di protezione civile. “Stiamo lavorando anche su questo nuovo centro per la Protezione Civile nella stessa area della caserma dei Vigili del Fuoco – prosegue Casciani – C’è ancora da sciogliere il nodo logistico. Sicuramente non sarà nel cuore del centro cittadino. I vigili vogliono la sede in un’area logisticamente importante per immettersi con facilità nei percorsi urbani ed extraurbani. Non dimentichiamoci il vasto territorio che devono ricoprire, che va da Vittorito a Scanno, fino all’Alto Sangro. Presto pubblicheremo una nota indirizzata al Comando dei vigili e al demanio dove formuleremo le nostre proposte. Al di là dei tempi amministrativi sono stati fatti notevoli passi avanti”.
Speriamo che non siano le solite chiacchiere e che non passino le solite ere geologiche sulmonesi tra il dire e il fare.
Secondo me la struttura più adatta è quella dell’ex scuola di Piazza Indipendenza a Pratola
Nella zona industriale ci sono molte ex capannoni abbandonati, si potrebbe valutare l’utilizzo, anche se bisogna interloquire con i proprietari.