Con un anno di ritardo sulla tabella di marcia arrivano sul territorio comunale di Sulmona le “Case dell’acqua”. Dieci postazioni (cinque in centro città, cinque nelle frazioni) che permetteranno ai sulmonesi, e ai visitatori, di rifornirsi d’acqua potabile, a chilometro “zero”, microfiltrata e refrigerata, liscia e gassata, prelevata dall’acquedotto comunale tramite attivazione di utenza dedicata.
E’ stata pubblicata solo oggi, infatti, l’approvazione dell’avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse da parte dei fornitori. In estate, e qui il condizionale rimane d’obbligo, dovrebbero sorgere le dieci stazioni previste dal progetto, che saranno dislocate lungo viale Mazzini (difronte l’ospedale), via Stazione Centrale (nei pressi del parcheggio), via Circonvallazione Occidentale (dirimpetto la caserma dei Vigili del Fuoco), viale Togliatti e viale Cornacchiola. Altre cinque postazioni verranno assegnate ad altrettante frazioni sulmonesi: Badia, Bagnaturo, Marane, Cavate e Torrone.
Una spallata all’uso domestico della plastica, visto che il servizio sarà accessibile a prezzi modici (5 centesimi a litro che potrebbero aumentare solo dopo due anni dalla firma della convenzione) e permetterà a chiunque di poter riempire la propria borraccia dalle 7 alle 23, tutto l’anno.
La durata della concessione di occupazione è di anni tre (prorogabili per altri tre anni entro sei mesi dalla naturale scadenza) dalla data di stipula della convenzione. Sono a carico del concessionario tutti gli oneri inerenti all’installazione dei distributori, inclusi i costi degli interventi di preparazione delle aree, così come i costi di manutenzione delle “Case dell’acqua”. I distributori dovranno essere installati e resi funzionanti entro 60 giorni dal rilascio delle necessarie autorizzazioni.
Ottimo, ottimo; ben vengano le buone notizie.
Quale sarebbe la buona notizia? L’acqua a km zero e quella che esce dai nostri rubinetti, il resto è business, marketing