Ha un sottile (ma non troppo) velo d’ironia l’intervento di Massimo Carugno, parte della segreteria del Psi, circa la presunta “demolizione” di Casa Italia ancora prima che nei fatti venisse “costruita”.”Lasciamo perdere Casa Italia e pensiamo a Casa Sulmona- tuona-. Ho le orecchie che sanguinano per le grida di straziante dolore conseguenti allo smantellamento di Casa Italia”. Un progetto modificato e non tagliato (pare) quasi sul nascere dal neo-governo gialloverde che, come ha rivendicato la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo, “solo una goccia in mezzo al mare” sostenendo, senza se e senza ma, la linea intrapresa. Ma la sorpresa qui è ben altra e la evidenzia proprio Carugno: “Eppure leggendo il provvedimento vedo che restano i progetti ed i finanziamenti stanziati: 1.3 mln nel 2017 e 2.5 mln nel 2018. Solo che invece di essere gestiti da un dipartimento a sè saranno gestiti direttamente da Palazzo Chigi”.
Una riorganizzazione più che smantellamento se così fosse, “ed un progetto quindi che comunque va avanti e forse sarà gestito pure meglio rispetto ad un dipartimento che nel suo anno di vita non è che abbia brillato per efficiente operosità. Del resto una struttura di sole 4 persone, un ufficietto nel palazzo della Presidente del Consiglio- prosegue Carugno-, era forse un pò sottodimensionata rispetto ai fantasmagorici obiettivi prefissati e che in concreto a Sulmona avrebbero portato solo un intervento pilota su un edificio pubblico. Che poi non è detto che non si faccia”.
In qualsiasi modo andranno le cose Carugno rincara la dose perchè se il futuro incerto di Casa Italia appare come un “dramma” dall’altra “non è l’unico dramma di questa città e questo territorio”. E la frecciatina va alla Regione ormai agli sgoccioli ricordando il “declassamento dei presidi sanitari ad un masterplan oltraggioso, da quell’autentico stupro della bretella ferroviaria alla mancata statalizzazione delle strade provinciali per Scanno e Campo di Giove, dalla realizzazione dell’impianto del gas alla mancata tutela del nostro patrimonio boschivo (incendio Morrone) e mi fermo per decenza, questo territorio, dal Governo Regionale, è stato letteralmente massacrato.
I Galli sono già passati ed hanno distrutto Roma ora è tardi per scatenare le Oche Capitoline, con buona pace anche degli Sfeniscidi” conclude.
S. P.
Ironia per ironia, va riconosciuto che è uno dei pochi politici (ma non troppo) insieme con l’altro politico regionale (ma non troppo anche lui) https://bit.ly/2KV20ZX ad aver intuito l’arcana trasformazione di competenza e senza eliminare quello che da altri viene temuto come catastrofico… ed il tutto ha veramente dello strabiliante!!!
Male come al solito per la divagazione sul tema non richiesta, in ambito sanitario, dei trasporti, delle infrastrutture dei trasporti ed energetiche ed in materia forestale, fermandosi in extremis ed evitando ulteriori strazi emotivi difficilmente recuperabili anche da parte del regno vegetale, minerale e animale incluse tutte le loro…sottospecie !!!
La sua decenza mancata ha iniziato a dare i frutti e se ne evidenziano i primi inquietanti segnali.
https://bit.ly/2zqDzir
Buongiorno e auguri regionali signor segretario… e speriamo lo sia anche per noi!!! 🙂