Sul caso dei pagamenti Tares in ritardo a Raiano, sollecitati con avviso di pagamento, si esprime anche la sezione Liberi e Uguali di Raiano: “Una scelta incomprensibile ed assurda, mai verificatasi in precedenza, che sta provocando un profondo malcontento e malessere nella cittadinanza, in particolar modo tra i cittadini che nel 2013 hanno diligentemente effettuato i pagamenti dovuti. Si sentono assurde motivazioni in giro: le Banche che non hanno inviato i riscontri nominativi delle persone unitamente alle somme versate; le Poste che hanno inviato i bollettini in bianco; i dipendenti comunali che non hanno registrato i versamenti effettuati; di tutto e di più, pur di giustificare l’ingiustificabile e scaricare la responsabilità su altri”.
Disagi che si potevano evitare se solo ci si fosse mossi per tempo, secondo LeU, e “avviando procedure più rispettose dei cittadini in regola con i versamenti e rintracciare gli effettivi morosi. E’ noto a tutti, infatti, che l’evidenza di un mancato incasso di un ruolo traspare immediatamente al momento dell’approvazione del Bilancio Consuntivo annuale, in questo caso in quello del 2013, e dagli atti ufficiali risulta che in quell’anno si è verificato un mancato introito della TARES di ben oltre 200.000 euro – rispetto ai 459.000 preventivati – cifra riportata nei residui attivi di tutti i Bilanci successivi al 2013”. Bisognava, dunque, andare a toccare i morosi e non tutti indistintamente.
“Probabilmente non si agì con la dovuta celerità per paura di perdere consenso tra i cittadini alle elezioni amministrative del 2015- si legge ancora nella nota-. La conclusione grave di questa vicenda è che ci saranno cittadini che rischiano di pagare due volte il dovuto per l’impossibilità, dopo tanto tempo, a rintracciare le ricevute di versamento, in particolare le persone più deboli, gli anziani, le persone sole e prive di assistenza di alcun tipo, di solito le prime a pagare quando arriva una bolletta o una cartella di pagamento”. Segnalazioni che si sommano, quindi, alle quali, ora, LeU chiede di rispondere con “tutte le ricerche e gli approfondimenti del caso e, nell’eventualità, a rimborsare gli interessati che invitiamo a rivolgersi ai Patronati sindacali per una tutela legale”.
S. P.
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