Riconsegnare nelle mani dello Stato la gestione delle autostrade. E’ quanto propone Uil Abruzzo accodandosi al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e alla luce della convenzione stipulata tra ministero e gruppo Toto che, in sostanza, ha previsto l’aumento calmierato delle tariffe negli scorsi anni e che non ha visto l’aggiornamento del piano economico finanziario di cui, afferma Strada dei Parchi, sono state presentate e non considerate 12 versioni.
Parla di “ladrocinio” la Uil Abruzzo che afferma “paghiamo lo scotto di vivere in un contesto montano laddove, cioè, la caratteristica morfologica del territorio amplifica e non poco i costi di gestione per la manutenzione e che, ovviamente, porta la Toto, considerata anche la convenzione stipulata in tempi non sospetti, a giustificare gli aumenti di questi giorni”. La riflessione che solleva il sindacato, nella figura del segretario generale Michele Lombardo, è quella di abruzzesi “figli di un Dio minore”.
“La Uil- aggiunge Lombardo- resta convinta che il caro pedaggi isola chi non può sostenere i costi. Ecco perché questa battaglia va combattuta e ripristinata la gestione diretta dello Stato. Gli errori fatti nel passato sulle privatizzazioni possono, anzi, devono essere corretti se non si vuole continuare a distruggere un territorio, qual è l’Abruzzo, fin troppo massacrato da queste politiche suicide”. Per non parlare di un possibile aggravamento della normale viabilità sulla quale gli utenti delle autostrade possono scegliere di dirottare la propria corsa. “Invitiamo, quindi, i politici a fare autocritica e a correggere l’errore che, con umiltà, la politica deve ammettere di aver commesso. Intanto studiando l’ipotesi, anche giuridica, di sciogliere in anticipo la convenzione” conclude la Uil.
S.P.
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