Controlli anche in Abruzzo, e in particolare nel chietino, per i prezzi praticati dai distributori alla pompa di benzina. Questione diventata caso nazionale dopo l’impennata dei prezzi sotto Ferragosto, con alcuni casi estremi, dove un litro di benzina è arrivato a toccare i 2 euro e 70 centesimi.
L’Abruzzo si posiziona in generale nella classifica media dei prezzi praticati in Italia che, come da legge, devono essere stabiliti a livello regionale e “denunciati” in appositi cartelli al distributore.
In particolare la guardia di finanza di Chieti in una serie di controlli a tappeto, fatti sia in autostrada, sia in città, ha eseguito verifiche su venti distributori, elevando pesanti sanzioni (che vanno dai 1400 ai 14mila euro di multa) a sei rivenditori, rei, a vario titolo, di non aver esposto il prezzo medio regionale o di non praticare alla pompa il prezzo indicato nei cartelli.
In Abruzzo il prezzo medio stabilito è (in self service) di 1,844 per il gasolio, 1,941 per la benzina, 0,715 per il GPL (servito) e 1,453 per il metano (servito).
La regione o meglio provincia autonoma dove il prezzo è più alto è ad oggi Bolzano, dove il gasolio (self service) tocca 1,878 euro e la benzina 1,974.
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