Pronti a proclamare lo stato di agitazione.
Loro, quelli che su quelle autostrade talmente onerose da sembrare di lusso macinano chilometri e chilometri tutti i giorni, gli autotrasportatori non ci stanno al caro pedaggi e contro l’inconcepibile aumento del transito pari al 12,89 per cento su A24 e A25 sono decisi a mettere in campo un’azione netta, abbandonare le carreggiate autostradali e scegliere di transitare solo sulle strade statali.
Ad annunciarlo le sigle dell’autotrasporto abruzzese per conto terzi, Assotir, Cna-Fita, Confartigianato-Trasporti, Fai-Conftrasporto, Fiap, oggi riunite, che chiedono a gran voce al Governo e alla società di gestione, Strada dei Parchi, agevolazioni e interventi di messa in sicurezza delle autostrade per Roma.
Il caro pedaggi ha suscitato polemiche in ogni parte d’Abruzzo e Lazio, tali da portare a proteste e manifestazioni dei sindaci particolarmente interessati dalle areee di riferimento autostradale, un aumento che ha penalizzato pendolari, lavoratori, studenti e perchè no anche turisti.
Una decisione quella dell’abbandono delle A24 e A25 da parte dei camionisti che se si traducesse in realtà comporterebbe non pochi problemi di traffico, viabilità e di sicurezza degli stessi operatori e dei cittadini.
Solo dieci giorni fa l’incontro e la possibile soluzione da Delrio in un tavolo con i due governatori di Lazio e Abruzzo Zingaretti e D’Alfonso, che consisterebbe in una riduzione fino al 20 per cento per i pendolari “coperti” economicamente dallo Stato e dalle Regioni Lazio e Abruzzo e un Piano economico finanziario per l’autostrada, che insomma con un contributo pubblico per la messa in sicurezza, permetterebbe per i prossimi 5 anni di stabilizzare la cosa.
Tra i più indignati sulla questione pedaggi, c’è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che ha invocato nuove misure convenzionali per i pendolari, una revisione contrattuale che preveda un limite invalicabile di aumento del 2 per cento annuo, un nuovo piano di lavori impeganando la politica e soprattutto che, al termine del contratto in vigore, la gestione delle autostrade A24 e A25 diventi pubblica.
A.S.
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