Parte oggi lo stato di agitazione del personale dirigente e del comparto della Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila. A proclamarlo, dopo che nei giorni scorsi era stato più volte annunciato, è la Fp Cgil. Tra le motivazioni che hanno spinto la sigla sindacale a premere l’acceleratore contro la dirigenza Asl ci sono il taglio dei costi al personale, “stimabile ad oggi in circa 5,3 milioni di Euro (vedi DGR di Giunta Regionale n° 741 del 15.11.2016) ed alle evidenti ripercussioni che tale taglio comporta sia in termini di erogazione dei servizi sanitari pubblici sia sulle condizioni di lavoro a cui sono costretti a far fronte ogni giorno i lavoratori” spiegano dal sindacato.
All’annuncio dell’assessore regionale Paolucci di 24 assunzioni previste quest’anno, sostiene la Cgil, “vengono tagliati quasi 100 posti di lavoro!”. Da un’analisi curata sempre dal sindacato emerge che a fronte delle “4053 unità di personale, solo n. 3417 posti risultano coperti con la conseguente quantificazione in n. 636 i posti vacanti al 31/12/2016”. Pianta organica insufficiente definita con Deliberazione del Direttore Generale n. 454/2014 che precede la L. 161/2014 in materia di orario di lavoro del personale delle aree dirigenziali e che sentenzia, a parole povere, l’effettiva insufficienza del personale riconosciuta successivamente con una ulteriore delibera in cui il direttore generale ha riconosciuto l’esigenza di avere 277 unità in più.
Da questa carenza deriverebbero, secondo la Fp Cgil, diverse problemi di gestione dei servizi ancor più nel periodo estivo con le ferie del personale presente. “Si assiste a elaborazioni di turni che vengono predisposti a cadenza settimanale, senza la giusta previsione dei riposi settimanali previsti per Legge, senza che vengano garantite le 11 ore di riposo tra un turno e l’altro nell’arco delle 24 ore, senza che si dia ai lavoratori la possibilità di usufruire delle ferie pregresse. In più si fa un massiccio ricorso al lavoro in somministrazione (personale infermieristico, ostetrico ed OSS) per i quali si assiste a sottoscrizioni di contratto a cadenza mensile il più delle volte rinnovato a ridosso delle scadenze, il che rende impossibile effettuare una programmazione dei turni su base annuale”. In questo senso gli straordinari diventano di ordinaria amministrazione senza che poi ci sia la giusta remunerazione per il lavoro svolto (in arretrato ci sono ancora novembre e dicembre scorso).
Problemi per i quali il sindacato ha chiesto, senza ottenere risposta alcuna, diversi incontri sia alla Asl che alla Regione attivando le procedure di raffreddamento e conciliazione.
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