Carcere, la Uil PA lancia l’allarme: “Carenza di personale. Basta giochi al massacro”

Fa ancora discutere l’ampliamento del carcere di massima sicurezza di Sulmona, che a breve sarà dotato di un nuovo elemento architettonico penitenziario in grado di ospitare ulteriori detenuti. La nuova struttura realizzata, però, non potrà essere resa operativa né potrà funzionare senza l’assegnazione del necessario contingente di Polizia Penitenziaria. L’aumento dei carcerati implica, per forza di cose, anche un aumento di personale. Forze fresche che mancano alla casa di reclusione sulmonese, al momento sotto organico come denuncia la Uil PA per bocca di Mauro Nardella.

“Allo stato attuale – spiega Nardella – ci ritroviamo, malgrado le 32 unità di Polizia penitenziaria inviate a seguito dell’ultima mobilità, con 244 a fronte delle 248 in forza al 1 gennaio 2021. Ovverosia con un decremento di 4 unità rispetto a quello che era già considerato un numero drammaticamente striminzito e per nulla confacente ad un istituto di Pena di tale portata. Il tutto con notevoli e gravi ripercussioni sui nervi di tutti gli operatori e soprattutto degli addetti all’Ufficio servizi i quali non sanno davvero più dove sbattere la testa”.

“Quello che ci preoccupa – conclude Nardella – è l’assordante silenzio che è seguito ad una precedente nota sul tema degli organici sempre inviata dalla Direzione ma che non ha mai visto riscontrare una risposta da parte degli Uffici superiori. Secondo la Direzione del carcere mancherebbero all’appello 56 unità. Per la UIL PA molti di più visto che nel novero delle elencazioni fatte mancano quelle che andranno a sopperire all’inevitabile sovraccarico di lavoro che si avvertirà e dettato dall’incremento che ci sarà di detenuti. A tal proposito la Uil PA vorrebbe tanto capire  a che gioco si stia giocando. Di certo c’è che se continua di questo passo il gioco che più si presterebbe a dare una risposta al nostro interrogativo potrebbe essere quello al massacro”.

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