Carcere e carenza di personale, la Cgil proclama lo stato di agitazione

Incrementare il personale è ora più che mai una esigenza improcastinabile. Lo stato di agitazione di tutto il personale è, presto detto, proclamato. La carenza di agenti, più volte denunciata dai vari sindacati, all’interno del carcere di Sulmona diventa così l’oggetto di una nuova richiesta da parte della Cgil al direttore del penitenziario Sergio Romice. L’ultimo caso di aggressione ai danni di un poliziotto ustionato con olio bollente da parte di un detenuto è la riprova, secondo il sindacato, di una urgenza che non può più passare inosservata. “E’ necessario, e non più rinviabile, farsi promotore in tutte le sedi di una richiesta di incremento di personale e di una conseguente riorganizzazione del lavoro, al fine di garantire diritti e pari opportunità a tutti, e con criteri che tengano conto soprattutto della sicurezza del personale di polizia e di tutti gli operatori di questa struttura”. Il 20 giugno scorso proprio la Cgil aveva richiesto, inutilmente, un tavolo di confronto. Solo qualche giorno dopo i sindacati riuniti avevano chiamato in causa il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.

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