Un incontro con il sindaco Annamaria Casini, questo quanto richiesto dai sindacati penitenziari riuniti. Una questione, quella del super carcere di via Lamaccio di Sulmona, sempre più difficile, soprattutto per il personale operante. Molti dei disagi, che pesano sul lavoro, sono proprio legati alla carenza di agenti, personale numericamente esiguo, situazione prossima ad aggravarsi con l’apertura del nuovo padiglione, attualmente in costruzione ed i cui lavori termineranno entro il 2019. A questo, spiegano, si unisce “l’assenza di future politiche tese a proporre una sua cospicua rideterminazione numerica, potrebbero determinare forti ripercussioni in ordine alla sicurezza non solo interna al penitenziario ma anche e soprattutto al di fuori del suo perimetro atteso che, le dinamiche che regolano la peculiarità che hanno i detenuti ivi reclusi di essere tutti di elevato spessore criminale, poco sono inclini a far pensare il contrario”.
Un tavolo con il sindaco in virtù anche della spiacevole aggressione, ultima di una serie, ai danni di un poliziotto colpito con dell‘olio bollente, agente che ha riportato ustioni di primo e secondo grado. Putroppo non un caso isolato.
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