“Se si è a posto con la propria coscienza si debbono dare risposte ai cittadini per il ruolo istituzionale che si riveste, per una questione di democrazia e di trasparenza”. Sono doverose le spiegazioni che Sinistra Italiana chiede, “non si tratta di denigrare la città” rilancia chiarendo però che ”Crediamo anche che nessuno metta in dubbio il percorso di reinserimento di un ergastolano, ma di “opportunità” di affidare ruoli di responsabilità evidenti nella gestione della cosa pubblica a tali persone”.
Gli interrogativi che Capaldo pone all’attenzione dell’amministrazione sono: “Se sapeva chi fosse seduto, e da chi fosse rappresentata la Creaservice, al tavolo delle trattative; Se abbia chiesto spiegazioni alla Creaservice rispetto a ciò, in seguito agli articoli apparsi al riguardo, e del perché considera offensive e denigratorie le considerazioni del Consigliere Comunale Elisabetta Bianchi, alla quale esprimiamo, pur nella diversa collocazione politica, piena solidarietà”
Nella norma, spiegano dal circolo di Si, per riacquisire un pieno reinserimento, anche dal punto di vista etico, ci si dovrebbe dissociare dal passato o passare per un pentimento rispetto alle azioni commesse. “Ad ora non risulta che ciò sia avvenuto, quindi i dubbi, le perplessità” e aggiunge “anche il timore che la città sta attraversando sul caso, sono tutti legittimi, qualunque buon padre di famiglia li avrebbe e quindi non si comprende questa levata di scudi, una difesa “a prescindere” senza alcun ragionamento sul caso, sull’inciampo gravissimo, nel quale è evidente, il Sindaco, l’Assessore regionale ed altri sono incorsi”.
La città rimarca Capaldo, attende risposte “adeguate al caso che non può e non deve essere archiviato come se nulla fosse, la situazione è grave, occorre nel merito, fare una seria riflessione sulla vicenda”.
Risposte che sottolinea “sono doverose per rispetto, per trasparenza, per democrazia ma soprattutto per legalità”.
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