Cantieri sospesi ed economia bloccata, ecco gli effetti degli uffici vuoti

Non è solo un problema dei lavoratori delle cooperative quello che sta producendo il blocco degli uffici di palazzo San Francesco, perché a rimetterci sono anche e soprattutto i cittadini e le imprese. Lo svuotamento dell’ufficio sisma, l’unico settore dove c’è, o meglio c’era, denaro sonante in cassa, ha prodotto infatti il collasso di tutto l’indotto: dalle imprese edili ai fornitori, dal gommista agli operai.
Tutti o quasi a casa: “Ho il cantiere sospeso perché non mi pagano due stati di avanzamento lavori da 220mila euro – racconta Tonino Angelone, imprenditore edile – e nelle mie condizioni ci sono decine di colleghi”.
I fornitori d’altro canto non sono più disposti a fare credito alle imprese, mentre in banca gli interessi salgono e i debiti aumentano. “Di questo passo – aggiunge Angelone – molti rischiano di fallire, anche perché i soldi che non stiamo prendendo, in qualche modo li stiamo perdendo”. Si spiega meglio Angelone: “Le pratiche della ricostruzione che prima venivano lavorate dai dipendenti delle cooperative – continua – devono essere rendicontate e approvate dall’ufficio di Fossa, se non c’è questo passaggio, i soldi, che pure erano in cassa, passano ad altri. Insomma per lavori avviati, dovremo rimetterci in fila, quando e se saranno processate le nostre pratiche, con la concreta prospettiva di vedere i soldi tra due anni”. E a reggerli due anni di debiti che crescono, non è da tutti.
Meglio non va neanche per i conti a meno zeri: il pagamento dell’autonoma sistemazione, ad esempio, è fermo al mese di novembre e alcune famiglie hanno già ricevuto un preavviso di sfratto.
Questo per restare all’ufficio sisma, ma nel resto degli sportelli di palazzo San Francesco le cose non vanno certo meglio. Alessandro Ferrini, un cittadino qualunque, questa mattina si è recato a palazzo San Francesco per sapere che fine avesse fatto la sua richiesta, presentata a febbraio, di istituzione di un passo carrabile. “Chieda al sindaco di fornirci il personale” gli avrebbe risposto il responsabile del settore.
E non tutti possono minacciare il suicidio per una cosa che gli spetta di diritto.
“Passerà” speravano in molti, prima di constatare che gli impegni presi cinque mesi fa su personale e cooperative non sono stati mantenuti, né saranno risolti a stretto giro.
Prima che gli uffici tornino ad avere personale ed efficienza necessari, infatti, a giudicare dalla navigazione a vista dell’amministrazione, ci vorranno mesi.

1 Commento su "Cantieri sospesi ed economia bloccata, ecco gli effetti degli uffici vuoti"

  1. inefficenti inoperosi impreparati ……

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