Il “fascino immortale” di Yves Montand, cantante e attore italiano (Ivo Livi) naturalizzato francese, attraverso la voce di Gennaro Cannavacciuolo. Ieri al Caniglia di Sulmona sono risuonate le sue canzoni più celebri in “Un italiano a Parigi”, spettacolo “sapientemente ricostruito” per percorrere la vita personale, professionale e politica di Montand. Canzoni che hanno fatto storia come: Les feuilles mortes, A Paris, Sur le ciel de Paris, C’est si bon, A bicyclette, C’est à l’aube, Jesuis venu à pied, Bella ciao, Mon manège à moi e Paris canaille…
“Lo spettacolo- racconta la nota della Camerata Musicale Sulmonese- si è aperto con gli esordi di Yves Montand, figlio di immigrati poveri, manovale instancabile dall’età di 12 anni che scopre presto il suo talento. Il suo debutto da artista è nei teatrini della periferia di Marsiglia sino ad approdare all’Olympia di Parigi e successivamente al Metropolitan di New York. Gli incontri sentimentali della sua vita, sono quelli con Edith Piaf, Simone Signoret che sposerà nel 1951 ed a cui resterà legato per 35 anni, Marylin Monroe e Carole Amiel che sposerà e che gli regalerà la gioia della paternità E ancora il suo impegno nel cinema, con il periodo di Hollywood e l’incontro con Costa-Gavras”.
“Il ritorno al teatro Caniglia di un grande personaggio come Gennaro Cannavacciuolo, precisamente ad un anno esatto di distanza dallo spettacolo dedicato a Domenico Modugno è segno di grande stima per la Camerata Musicale Sulmonese e per il nostro pubblico, sempre numeroso ma soprattutto attento e qualificato” ha commentato Gaetano Di Bacco, direttore artistico della Camerata Musicale, ricordando come la stagione musicale al Teatro Caniglia entri adesso in un periodo ricco di spettacoli di altissimo livello.
Domenica 9 dicembre sarà di scena l’operetta “Il paese dei campanelli”. Nel pomeriggio di Santo Stefano, il 26 dicembre, sarà la volta del balletto “Lo Schiaccianoci” di Cajkovskij e il pomeriggio di Capodanno, il 1° gennaio 2019, il gran concerto per gli auguri in musica per l’anno nuovo con l’Orchestra filarmonica di Lugansk.
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