
Bagnati, impauriti e sporchi. Sarebbero queste le condizioni in cui verserebbero i cani che dal canile di Sulmona sono, momentaneamente, ospiti nella struttura di Collelogno, gestita da Pino Corsi, che già aveva in affidamento quella ovidiana in località Noce Mattei. La denuncia arriva da REA (Rivoluzione Eco Animalista), per bocca del segretario del partito, Gabriella Caramanica. Condizioni critiche e precarie, che secondo Caramanica sarebbero stare riprese dalle immagini diffuse dagli attivisti e dalle telecamere delle tv locali.
“Animali prigionieri di un sistema che sembra ignorare i più basilari principi di benessere animale – scrive Caramanica -. Nonostante le rassicurazioni di Pino Corsi, gestore della struttura di Collelongo, emergono numerosi dubbi e incongruenze. Perché alle telecamere del TGR è stato concesso l’accesso senza però la possibilità di scattare foto o girare video con smartphone, con la giustificazione che le immagini verrebbero strumentalizzate?”.
Una situazione che ha portato REA a chiedere con urgenza un’ispezione immediata da parte della ASL Veterinaria per accertare le condizioni dei cani e verificare il numero effettivo degli animali ospitati. “Le vite di questi animali – prosegue – non possono essere trattate come semplici numeri su un registro burocratico. Non possiamo più consentire a queste cattive gestioni dei canili pubblici. Chiediamo alle istituzioni di agire con fermezza e rapidità per porre fine a questa vergogna e garantire ai cani una vita dignitose”.
Dubbi anche sull’effettivo numero degli “inquilini” nella struttura marsicana. I conti di REA (che parla di 152 cani spostati da Sulmona) non tornano. Dal canile peligno, infatti, partirono 163 ospiti. Di questi, stando ai numeri dati da Corsi, 76 sono stati dati in adozione”. REA, invece, parla di 22 cani al momento “non tracciabili”.
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