E’ ancora emergenza per il canile sulmonese di Code Felici. A farlo sapere, in uno sfogo social, una Gabriella Tunno esasperata dai mancati pagamenti, lamentando il ripetersi della situazione, così lo scorso maggio nell’emissione delle fatture da parte del Comune, questa volta all’appello risulterebbero non saldate le mensilità di maggio, giugno, luglio ed agosto mese che però ricordiamo è tuttora in corso. A quanto pare però i fondi sarebbero stati liquidati dagli uffici di Palazzo San Francesco nei 60 giorni previsti, le fatture sarebbero state emesse il 22 giugno e poi essere liquidate nel periodo di tempo previsto, quello dei sessanta giorni. (Quella di maggio sarebbe stata emessa il 22 giugno)
“Qui manca tutto, – spiega preoccupata – ho terminato tutto, crocchette, detersivi, scatolette, devo far fronte personalmente, poi ci sono i rifiuti speciali da pagare e spero non ci siano urgenze o problemi gravi da contattare il veterinario”. Uno stato di carenza che rischia di acuirsi per i 300 cani, date le scarse risorse, ora i timori sono quelli di non riuscire a sopperire alle spese per le cure. Un ritardo accumulato, sottolinea, che ha portato insomma una serie di uscite senza riuscire a recuperare ancora le somme.
La Tunno è chiara, non starà a guardare, dopo le giornate nere dello scorso maggio, con gli amici a quattro zampe senza cibo, aiutati dalla generosità di molti cittadini, giornate che la portarono a minacciare la riconsegna delle chiavi del canile comunale se non fosse arrivata la famosa firma dell’emissione di alcune fatture. Stanca, la responsabile di Code Felici, è decisa a trovare la quadra nella lentezza comunale, la possibilità quella di rivolgersi alla magistratura, per trovare una soluzione ad una questione che a distanza di pochi mesi, torna a ripetersi generando nuovi disagi.
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