
Cala il sipario sulla stagione in prosa del Teatro Caniglia. Sabato 8 aprile, alle ore 18:00, il palcoscenico sulmonese ospiterà l’ultimo spettacolo del cartellone 2022/23, “L’attimo Fuggente” di Tom Schulman. Una pietra miliare della storia teatrale, resa celebre ancor di più nel 1989, quando dalla palco l’opera si spostò sui maxi-schermi dei cinema, con l’indimenticato Robin Williams nei panni del prof. John Keating.
Lo spettacolo diretto da Marco Iacomelli sarà il settimo, ed ultimo, di una stagione ricca di successi. Cinque sold-out fatti registrare, con una media di circa 500 persone tra platea e palchetti che hanno affollato il teatro Caniglia. Una folla, che si è stretta attorno alla cultura. Che ha riscoperto il teatro. E’ tornata ad abbracciarlo, a seguirlo. A viverlo. Da “Il malato immaginario”, con Emilio Solfrizzi, al “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes, passando per “L’erba del vicino è sempre più verde” con Carlo Buccirosso e “La Madre” con Lunetta Savino. Spettacoli che hanno attratto nuovamente i sulmonesi ai piedi del palco, li hanno intrattenuti e ammaliati.
Senza dimenticare “Don Giovanni a Soho” e, soprattutto, “Divagazioni e Delizie” di Daniele Pecci, coprodotto dal Teatro Maria Caniglia assieme al Teatro Stabile d’Abruzzo e Shakespeare & Co. Un viaggio iniziato a novembre 2022, e che si appresta a concludersi per poi ripartire nel prossimo autunno.
“E’ stata una stagione straordinaria per il nostro staff – commenta Patrizio Maria D’Artista, direttore artistico della stagione di prosa -. Ricordiamoci che questo progetto nasce in piena pandemia. Se ci aspettavamo questo successo? In realtà no, ma era tra le nostre ambizioni. Ciò che più ci ha sorpreso è stato l’affetto del pubblico. Anche le persone più scettiche si sono accorte della grande mole di lavoro che c’è dietro questi numeri. Si sono resi conto tutti che abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo”.
A contribuire a questo successo è stata anche la componente giovanile. Dai palchetti di giunta e sindaco, gratuiti per gli studenti, ai biglietti venduti a prezzo fisso di 10 euro per tutti gli alunni delle scuole. Il merito della gestione della stagione teatrale è stato anche quello di aver voluto (e saputo) fidelizzare una nuova utenza, che da troppo tempo era lontana delle scene del teatro. O che non vi era mai entrata. Ancor più difficile se si pensa che questa impresa è nata nei tempi di Netflix, Amazon Prime Video e altri servizi streaming on demand.
E se la stagione di prosa si avvia verso la sua naturale conclusione, non per forza si fermerà il lavoro di “Meta Aps”. A maggio si rinnoveranno gli appuntamenti con “Teatro aperto”, una serie di visite guidate per far conoscere il Maria Caniglia quale bene storico della città di Sulmona.
A inizio luglio, invece, debutterà il nuovo spettacolo dei ragazzi del dipartimento di salute mentale: “Sogno di una notte di mezza estate”. Il progetto è finanziato dall’associazione da tre anni, che si occupa della formazione professionale dei ragazzi ogni anno, per poterli portare in scena con una performance teatrale. Lo spettacolo si terrà nel cortile del Palazzo della SS. Annunziata.
“La speranza per il prossimo anno è quella di veder crescere il numero degli abbonati – prosegue Patrizio Maria D’Artista -. Vogliamo che questa macchina organizzativa si strutturi ancor di più, con una città sempre più vicina e un pubblico sempre più giovane”.
Inoltre, nella prossima stagione teatrale, due coproduzioni del Teatro Maria Caniglia verranno inserite nei circuiti dei teatri italiani. Si tratta del già citato “Divagazioni e delizie” e de “Il grande inquisitore”. Quest’ultima è stata la prima vera coproduzione del Teatro Caniglia. Tratta da “I fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij, è stata inscenata per la prima volta nel gennaio 2022.
Bravo D’Artista, avanti così.
Complimenti gran bella stagione
I fatti parlano da soli. L’evidenza del successo di questo progetto è davanti agli occhi di tutti.
L’altra notte ho fatto un sogno. Nella mia cara Sulmona,
gli imprenditori locali, l’amministrazione pubblica e altri enti economici del territorio si univano in un’azione corale di sostegno economico al progetto realizzato da questo gruppo di giovani sulmonesi, sostenendo la promozione della cultura locale come azione integrata nelle proprie politiche di sviluppo economico e sociale del territorio, permettendo così la realizzazione di un programma di educational per le scuole, dall’infanzia in sù. Un nuovo e giovane pubblico, educato e formato all’ascolto e alla conoscenza, per assicurare un futuro alla Valle Peligna e contrastarne lo spopolamento.
Era un sogno, ma talvolta i sogni si realizzano.
Tanti complimenti a Meta APS.