Campo di Giove, la seggiovia tornerà a fine agosto: “Revisione lunga, non è colpa nostra”

“La revisione della seggiovia è stata avviata da tempo” dice il sindaco di Campo di Giove, Michele Di Gesualdo. E che per agosto e Ferragosto non si è fatto in tempo. Perché i tempi, spiega, sono lunghi “trattandosi di una revisione ventennale e molto accurata”.

Il controllo della fune – che per fortuna era in regola -, l’impianto elettrico e quello frenante, la sostituzione dei seggiolini: “Stanno lavorando anche di domenica – continua il primo cittadino – e non è colpa nostra se ci vuole così tanto tempo”.

Di ritardi nell’erogazione del dovuto, dice, non ci sono stati: “Pagheremo quando il lavoro sarà finito e collaudato – aggiunge – abbiamo stanziato 170mila euro, ma il problema non è economico. Il contributo che diamo al gestore di 70mila euro è stato regolarmente messo in bilancio e non c’entra niente con la revisione”.

Si poteva fare prima forse, farsi trovare pronti per il mese di agosto, a prescindere dal concerto di Muntagninjazz di domenica scorsa “per il quale però – chiarisce Di Gesualdo – gli organizzatori erano stati avvertiti che la seggiovia non sarebbe stata aperta”. Eppure erano in tanti l’altro ieri ad essere convinti di poter salire con l’impianto a fune fino a Guado di Coccia.

“Stiamo lavorando a questa revisione da dicembre – continua il sindaco – ma non abbiamo potuto iniziare prima di maggio, perché ad aprile c’era il Sentiero della Libertà e non potevamo lasciarli a piedi”.

Di fatto, però, la stagione estiva, che in assenza di neve è ormai diventata prioritaria rispetto a quella invernale, è sostanzialmente saltata: secondo il cronoprogramma i lavori di revisione dovrebbero essere conclusi la prossima settimana, dopo di che si dovrà fare il collaudo “la settimana successiva” dice con un certo ottimismo il sindaco, considerando che a farla dovrà essere la Regione.

Comunque se tutto a va bene si arriverà a fine agosto. Di concerti fino ad allora non ce ne sono più in programma, ma i tanti turisti che affollano le montagne abruzzesi in questo periodo, con o senza musica, cercheranno un po’ di sollievo in alta quota. Ma dovranno farlo gambe in spalla.

9 Commenti su "Campo di Giove, la seggiovia tornerà a fine agosto: “Revisione lunga, non è colpa nostra”"

  1. Primiano Marcucci | 13 Agosto 2024 at 07:03 | Rispondi

    … quanta ipocrisia… critiche feroci, e “ di parte “, a chi ne vorrebbe realizzare una ex novo… ma anche critiche a chi si adopera per ripristinarne l’efficienza e la sicurezza per quelle esistenti.
    “ farsi trovare pronti per il mese di agosto “ si afferma… e per chi?
    Sicuramente per trasportare turisti in quota!
    Ma allora questi impianti a fune servono, sono necessari, e non solo ad uso delle piste da sci… “ Di fatto, però, la stagione estiva, che in assenza di neve è ormai diventata prioritaria rispetto a quella invernale“ …
    Ma in montagna non ci si doveva e deve salire solo e soltanto a piedi ?

    • Perché? dove sta scritto che è obbligatorio salire a piedi…quindi in Alto Adige in Trentino so tutti ‘nduntite che salgono con funivie seggiolini e quant’altro…le ricordo che ci sono persone che non possono deambulare oppure che nn c’è la fanno a salire in quota…e per quale motivo gli dobbiamo togliere questo momento di poter godere del panorama e della frescura in alta quota??

      • È per gente così talebani a prescindere che le nostre montagne sono appannaggio dei 4 alpinisti delle domenica nostra i invece di diventare anche volano economico. No alle imprese no al,turismo no alle funivie. Fra un ci rimangono solo gli animali a sopravvivere in questa valle di lacrime e gli ambientalisti con le loro auto inquinanti

      • … esattamente…

  2. Con la storia che tutto deve essere “volano economico” (come scrive qualcuno) stiamo distruggendo e antropizzando la montagna e tutto il globo terracqueo!
    Basta vedere quanti vacui simulacri e quante cattedrali nel deserto ci sono su e giù per Alpi ed Appennini (per esempio impianti sciistici abbandonati da .. secoli; consorzi aperti e poi falliti miseramente dopo qualche anno) per capire che la montagna va lasciata in pace, lasciata a sé stessa. L’illusione di “volani economici” (che, in definitiva, tali sono soltanto per chi li costruisce) ne ha già fatti abbastanza di danni , in montagna come sulle coste!

    • Quello che scrivi in parte è vero e in parte no. Perché a fronte di quello che scrivi ci sono modello economici sostenibili. E sono fatti non opinioni. Dopodiché la logica del turismo come volano economico non è mia ma di certi ambientalisti che si oppongono a tutto dicendo che possiamo campare di turismo. A parte che economicamente questa è una falsa verità perché di solomturismo non si campa. Ma prendendo per buona questa affermazione come campi di turismo se il turismo non produce economia? Spiegatecelo voi che lo dite. O pensate che basta fare strutture ricettive private, b&b e affitta camere, che di danni ne producono non pochi come ampiamente dimostrato, se non crei motivi perché la gente ci venga a Sulmona.e non bastano gli eventi perché di eventi in giro per l’Italia ce ne sono abbastanza. Conta anche il resto. Bene scopriamo che siete contrari al resto. Allora illuminateci voi che siete illustri economisti da premio nobel la gente senza fabbriche senza imprese secondo voi di cosa dovrebbe campare? Certo non delle vostre chiacchiere. Cona questa mentalità populista qualunquista approssimativa siamo destinati a scomparire perché senza lavoro senza economia un tessuto,sociale scompare. Ps volani economici solo per se stessi, peccato che danno a lavorare a molte persone e mi sfugge invece le strutture ricettive private a quali altre persone, oltre i proprietari danno benefici? I vostri argomenti fanno acqua da tutte le parti e a forza di citare solo le esperienze negative, quando ce ne sono molte di più positive, non si può fare nulla perché siete le persone del no a prescindere

    • Sono molti di più i deserti demografici sociali ed economici causati dalla logica retrograda di persone come te che quelli che citi. La,cosa assolutamente vergognosa è il far passare le eccezioni, le funivie abbandonate, come la norma mentre la realtà è diversa e basta andare in Trentino per capire che gente come lei sta indietro anni luce e sono la rovina di questa zona. La logica del volano economico non ha fatto nessun danno e dire che questa logica ha distrutto montagne è pura ignoranza e demagogia. Siete voi che avete fatto danni in questi anni. Danni a una zona che si è impoverita per i vostri no motivati dal “campiamo di turismo” che però dice no anche a uno sviluppo economico dello stesso. Il tutto dall’alto della vostra competenza economica acquisita sul webbe, Voi siete per i no a tutto perché secondo la vostra mentalità retrograda non esistono modelli sostenibili e virtuosi di economia. Peccato che ne esistono a migliaia, più dei vostri esempi negativi, e peccato che la storia vi ha smentito ripetutamente. Fosse dipeso da gente come lei avevamo ancora strade di terra e per andare a Roma ci volevano due giorni. Poi voi girate beatamente con auto inquinanti in barba agli stessi principi che tanto difendete. Poi tutto a chiedersi il perché dello spopolamento. Siete voi la causa.

      • Non capisco se “Eretico” usa il “voi” perché è rimasto indietro nel tempo (al giorno d’oggi si usa il “Lei”, anche da un bel po’ di decenni) oppure perché pensa che io sia il portabandiera di chissà quale categoria.
        In realtà, io rappresento me stesso e nulla di più e parlo per me stesso e nell’interesse non solo mio ma anche – paradossalmente- dei figli di “Eretico”, sperando che si riesca a lasciare a questi poveri cristi un Abruzzo migliore.

        • Ha ragione uso il voi perché vedo nel suo pensiero un pensiero comune a un voi. Quindi mi scuso e torno al lei. Credo che sia interesse di tutti lasciare una città una regione migliore per i nostri figli ma se lei si occupa, giustamente di un aspetto anche per mio figlio, io altrettanto giustamente mi preoccupo di un altro aspetto anche per il suo. Perché avere una bella terra dove però non ci sono le condizioni economiche per vivere non è una bella terra o lo è solo in parte, nessuno chiede uno sviluppo economico speculativo ed impattante ma una via di mezzo va trovata o cercata perché di sola aria non si campa.

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