Dopo l’appello delle organizzazioni sindacali rivolto al presidente Marco Marsilio, oggi è il sindaco sulmonese Gianfranco Di Piero a scuotere l’animo del vertice della Regione Abruzzo in merito alla situazione dello stabilimento Marelli di Sulmona. Il primo cittadino di Sulmona ha raccolto le preoccupazioni delle sigle sindacali, dovute alla diminuzione di produzione prevista nel 2024, che porterà 200.000 veicoli in meno. Un drastico calo, che porterà l’esubero di lavoratori da 90 a 135 all’interno dello stabilimento sulmonese.
“Si rende pertanto necessaria una particolare attenzione all’allarme suscitato dalla riduzione della produzione e dagli esuberi, riguardanti lo stabilimento della Magneti Marelli – si legge nella nota indirizzata anche all’Assessore delle Politiche del Lavoro, Pietro Quaresimale -, imprescindibile presidio occupazionale e caposaldo di quel che resta della dimensione industriale della Città di Sulmona e del suo territorio, con l’urgenza di assumere ogni utile iniziativa a tutela dello stabilimento Marelli di Sulmona”.
E che ci frega noi abbiamo il turismo. Anni a sputare sull’industria a trattarla come fosse peste a respingerla e ora?
Ora arriva il conto. I tanti fenomeni che commentavano augurandosi chiusure a destra e manca aprissero le loro case così quelli mandati a casa posso andare a mangiare a casa loro in attesa di vivere del famoso turismo
Bravissimo
Certo che dobbiamo puntare sul turismo ed attività a lm zero !
Fammi capire genio , tu pensi che là magneti Marelli se chiude e manda a casa i dipendenti e per colpa del comune di Sulmona ????????? O Per colpa della gente che si è’ rotta il csxxo di vedere i propri territori usati e abbandonati ???
Sono dinamiche internazionali i cali di volume delle vendite ….non riconducibili al nostro territorio . Sono decisioni che provengano da Centri di potere che Sulmona non sanno nemmeno dove sta …
Prendiamo atto che il potenziale delle nostre zone deve essere altro ….non è più L industria sempre se lo sia stato forse 25 anni fa.
Dimmi tu scienziato dove ho scritto che è colpa del comune? Così per capire se attribuisci ad altri il tuo pensiero. Dopodiché i tuoi toni ti qualificano per quello che sei.
I territori usati e abbandonati? E questa frase a effetto praticamente cosa vuol dire? Che una fabbrica non deve aprire perché potrebbe chiudere? Ma vale anche per un b&b un albergo e qualsiasi struttura ricettiva?
Dopodiché visto che ti lanci in affermazioni di cui palesemente non hai contezza ti spiego due cose che sono facilmente leggibili su un Bignami elementare di economia. Nessuno dice che non bisogna puntare sul turismo, poi intendiamoci su cosa vuol dire puntare perché quel che si sta facendo a Sulmona non è una politica del turismo ma gente che si butta a fare quello in mancanza di altro, e non mi pare ci siano servizi offerte e anche un centro e la piazza cittadina più grande che sono propense al turismo.
Il problema economico è che il turismo è un settore a bassa redditività distribuisce poca ricchezza e crea poca e bassa occupazione. Quindi non può sostituire le imprese ne le industrie. Ora ti faccio fare due calcoli semplici semplici a cui puoi arrivare anche tu. Il pubblico non assume i privati gente come te li schifa e li vorrebbe cacciare un giovane un disoccupate in capo a voi scienziati dove troverebbe altro lavoro? E facciamo anche i conti della serva. 600 dipendenti magnete marelli (stagionali inclusi) 200 cogesa per un totale dj 800 lavoratori (aggiugici 130 San Raffaele) e siamo quasi a 1000 trovano tutti lavoro nel turismo? Così per capire e tranquillizzare le loro famiglie, ps quanti posti di lavoro ha creato a Sulmona il vostro turismo a km 0 (poi che caxxo vuol dire lo sapete solo voi]
Pensiero prepotente dire quasi maleducato .
Ma se non siamo capaci di riparare buche x strada o tagliare l erba sui marciapiedi adesso siamo capaci di organizzare la macchina del turismo .
Ma se non siamo capaci di riparare buche x strada o tagliare l erba sui marciapiedi adesso siamo capaci di organizzare la macchina del turismo .