Non soddisfa il nuovo calendario venatorio pubblicato dalla Regione per l’anno 2017/2018. Non soddisfa soprattutto i due consiglieri di opposizione Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri perché, a parer loro, prevede “insensate e punitive limitazioni temporali dell’esercizio venatorio, con aperture notevolmente ritardate e chiusure anticipate rispetto alle leggi vigenti in materia, causando pesanti ricadute anche sull’economia regionale. Si continuano a proteggere specie dannose per le colture agricole, come la gazza e la cornacchia grigia, provocando gravi danni alle produzioni vitivinicole ed olearie, fiore all’occhiello della nostra regione”.
Secondo i due la direzione regionale e l’assessorato competente hanno “abdicato alla propria funzione, rinunciando ad esercitare il potere discrezionale che consentiva scelte confortate da copiosi dati scientifici raccolti negli anni precedenti, grazie al lavoro svolto dagli Ambiti Territoriali di Caccia in collaborazione con la Regione, e limitandosi a redigere una proposta di calendario venatorio che scippa quasi due mesi di attività agli abruzzesi, evidentemente ritenuti cacciatori di serie “B” rispetto ai colleghi delle Regioni confinanti. Disattendendo, inoltre, quelle che sono da sempre le indicazioni delle Associazioni Venatorie ed Agricole”.
All’assessore Pepe, accusato di superficialità, Febbo e Sospiri hanno consigliato di riprendere il vecchio calendario “se pur perfettibile, non ha mostrato criticità ed ha garantito un corretto equilibrio tra le esigenze di tutela della fauna ed il proficuo esercizio venatorio”.
“Se dovesse essere confermata questa proposta di calendario- concludono i due-, il mondo venatorio si troverebbe per il terzo anno consecutivo ad essere offeso da un’inadeguata Giunta Regionale”.
Commenta per primo! "Nuovo calendario venatorio, Febbo e Sospiri: “Un’offesa ai cacciatori”"