Si comincia dalla fine, con uno spoiler, insomma, sul come è andata a finire tra le due sorelle-attrici tratte dal film “Whatever happened to Baby Jane”, intramontabile thriller che nel 1962 firmò Robert Aldrich. Perché nel teatro di Sulmona Teatro Project quel che conta non è la comoda narrazione del teatro borghese, ma “lo stimolo, la provocazione, l’emozione visiva ed emotiva, il movimento continuo, la trasformazione in scena, e il rivelamento totale del meccanismo teatrale, rendendo visibile al pubblico tutto ciò che l’attore fa, non solo in scena, nei panni del personaggio che interpreta, ma anche dietro le quinte e nei camerini”.
Un teatro messo a nudo, insomma, nel suo trasformarsi sulla scena e nel quale il pubblico non è spettatore, ma attore esso stesso.
E così da quella scena finale del film, si risale a ritroso nella storia che attraversa e trafigge, con stili e linguaggi diversi, spesso in contrasto tra loro, la parodia comica ed esilarante delle donne di paese, il cinema, le storie struggenti di donne migranti e di prostitute, i meccanismi perversi del mondo dello spettacolo, le riflessioni sul ruolo dell’attrice che passano per le parole di Shakespeare.
Che quando uno si alza, alla fine dell’ora di spettacolo e montagne russe, non sa raccontare la storia che ha visto, ma non riesce a fermare la narrazione di quel che ha sentito.
“Cagne” è uno spettacolo da non perdere, domani e dopodomani in scena al Soul Kitchen di Sulmona (ore 21, ingresso 10 euro, bicchiere di vino incluso), per tanti motivi: perché regala alla città una fetta di teatro contemporaneo che è sempre mancato, perché la regista, Daniella De Panfilis, è una di quelle risorse tornate consapevolmente a casa dopo un lungo e professionale percorso fatto nella capitale e per la straordinaria interpretazione delle due attrici-allieve, Valentina Iafolla e Silvia Lucantoni, che il teatro hanno cominciato a farlo per gioco quattro anni fa tra ritagli di tempo, bimbi da crescere e turni di lavoro, ma che oggi il palco lo reggono come due professioniste: nei tempi, nelle battute, nella capacità di trasmettere emozioni. Un esempio, insomma, di cultura e produzione culturale, che nulla a che vedere con la semplice o complessa messa in scena.
Per prenotazioni mandare un messaggio ai seguenti numeri: 3484433707 oppure 3496003358
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