Aveva denunciato i responsabili della sicurezza degli impianti di risalita di Pescasseroli, perché a suo dire non avevano curato adeguatamente la pista da sci su cui cadde fratturandosi entrambi i polsi. Per Fabio Stella, però, oggi è arrivata la “beffa” oltre al danno, perché assolto in primo grado dal giudice di Pace il responsabile degli impianti di risalita ha denunciato a sua volta l’uomo per calunnia.
Così oggi il giudice del tribunale di Sulmona Marco Billi ha dato ragione ai gestori della struttura scioviaria condannando Stella a due anni di reclusione e al pagamento, oltre che delle spese processuali, anche della parte civile, con una cifra da quantificare in separata sede.
L’uomo alcuni anni fa era caduto durante un fuori pista e ai medici che lo avevano soccorso aveva dichiarato di essere lui il responsabile di quella caduta. Poi, però, ci aveva ripensato sporgendo una denuncia contro ignoti, ma indicando il responsabile degli impianti come il “colpevole” di quella caduta, in quanto la pista non sarebbe stata adeguatamente curata e, nel caso, chiusa per la poca neve che c’era (era il mese di febbraio).
Per questo aveva chiesto un risarcimento (di 70mila euro) che non solo gli è stato negato, ma che ora dovrà essere lui a sborsare per la calunnia consumata nell’atto di querela.
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