Una sfida dura, un’impresa non da poco superare quella soglia e mantenere aperta la scuola.
A Corfinio però, la sfida è stata vinta, i numeri degli iscritti per l’anno 2018/2019 sono arrivati e il rischio chiusura, per adesso, è stato archiviato. Dieci studenti per Lab primaria e undici per la materna, poco più di quanto richiesto dalla norma. Una spada di Damocle che spunta sovente nei piccoli comuni che non riescono a garantire gli standard numerici necessari per la permanenza di una scuola. “Il mancato raggiungimento della soglia minima, avrebbe determinato la chiusura irreversibile del nostro plesso. Invece, dopo un lavoro instancabile, la scuola di Corfinio ci sarà ancora, con la Primaria e con l’Infanzia” A parlare dai canali social, un emozionato Giovanni Presutti, vice sindaco, che ringrazia i genitori corfiniesi, che hanno dimostrato di avere a cuore il futuro del proprio paese, iscrivendo i propri figli.
A vincere è stato il senso di appartenenza alla comunità “contro ogni disfattismo” un lavoro per rinsaldare la rete delle iscrizioni che ha visto protagonisti oltre l’amministrazione, la dirigente Ciocca, i rappresentanti dei genitori, la segreterie e loro, le maestre dei bambini.
Un grazie va anche ai genitori di paesi limitrofi, prosegue Presutti, “i quali, come gli altri, scegliendo la nostra scuola, hanno riconosciuto e dato vigore allo sforzo della nostra amministrazione Comunale, volto a garantire sicurezza e agio ai propri iscritti attraverso la prossima costruzione di nuovi ed adeguati ambienti ad uso scolastico”.
Una difesa dell’istituzione, del territorio, di un diritto per i piccoli studenti, garantire classi aperte per il prossimo anno. Classi che come annunciato pochi giorni fa dal sindaco Massimo Colangelo, saranno inserite nelle casette di legno, per garantire la sicurezza e la serenità durante le lezioni per il periodo in cui il plesso scolastico di via Tancredi, attualmente occupato dai bambini solo per il primo piano dell’edificio, verrà ristrutturato con lavori di adeguamento. Un motivo in più per iscriversi insomma, si tratta di un modulo di circa 160 metri quadrati, lo spazio richiesto in base al numero degli studenti, che sorgerà lungo via Italica. Nell’attesa dei lavori in corso, si pensa già a cosa si potrà fare con quelle casette in legno, risposta chiara, saranno destinati all’uso della comunità.
A.S.
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