Richiamare ai propri doveri gli ATC regionali in merito al piano di assestamento del cinghiale. Sono particolarmente dure le parole di Fabrizio Lobene, Presidente di Confagricoltura Abruzzo, che si dice pronto a chiedere l’immediato commissariamento dei vari ATC qualora non venissero abbattuti i 3.400 capi di cinghiali previsti dalla caccia di selezione per la stagione Venatoria 2023-24.
“Anche la regione Abruzzo aderisce con tempestività al Piano straordinario di abbattimento dei cinghiali, pubblicato il 15/09/2023 dal Commissario Straordinario per la PSA. Questo piano stabilisce l’entità dei prelievi che annualmente ogni regione dovrà conseguire con la caccia di selezione nonché con le attività in controllo all’interno dei parchi e riserve – commenta Fabrizio Lobene -. Ringraziamo il Vicepresidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente che ha accelerato l’applicazione di queste norme che rompono, finalmente, anni di inerzia e di sudditanza nei confronti del mondo degli integralisti dell’ambiente. Ora bisogna intervenire anche nei confronti degli ATC e richiamarli ai loro doveri di esercitare, responsabilmente, i compiti che la legge gli affida per il contenimento responsabile della fauna selvatica e per la salvaguardia degli interessi degli agricoltori. È chiaro che se queste misure non saranno applicate dagli ATC, Confagricoltura Abruzzo ne chiederà l’immediato Commissariamento e la richiesta al Governo di far intervenire l’esercito come previsto dal piano”.
La necessità di intervenire sui cinghiali è prevista dal piano straordinario e dai piani di eradicazione nelle zone di restrizione da Peste Suina Africana (PSA) per il quinquennio 2023-2028. L’attività della Caccia di selezione in Abruzzo è stata approvata dall’ISPRA e sarà consentita dal primo gennaio 2024 fino al prossimo 30 settembre. Si potrà andare a caccia da un’ora prima del sorgere del sole fino alle 24:00.
L’ATC di Sulmona dovrà abbattere 160 capi, mentre 205 sono assegnati a quello Subequano. All’ATC chietino lancianese il compito più gravoso, con 1.193 ungulati da dover abbattere. Seguono l’ATC Vomano (716) e Salinello (428). L’ATC dell’Aquila dovrà abbattere 258 capi, mentre 135 sono quelli assegnati all’ATC Avezzano. Gli altri due ATC sono quello Roveto Carseolano (195 capi) e Barisciano (111).
Nel frattempo, Redento Pensa socio fondatore della Cooperativa le Villa e Stefano Fabrizi Direttore di Confagricoltura L’Aquila hanno avuto un incontro con il Dott. Gabriele Lucci consulente per le attività venatorie della segreteria del Vicepresidente Emanuele Imprudente per trovare una regolamentazione all’iniziativa messa in campo nei giorni scorsi dalla Cooperativa La Villa e che ha raccolto, in pochi giorni, l’adesione di molte altre aziende della Regione sugli incentivi che le aziende sono disposte a versare a favore dei cacciatori per ogni Cinghiale abbattuto.
Visto il grave problema della PSA potevano benissimo prolungare al 31 gennaio
In parte della risoluzione del problema è prorogare la caccia al cinghiale al 31/01/2024.
La caccia al cinghiale bisognerebbe lasciarla aperta fino al raccolto dei cereali
Complimenti a tutte queste iniziative che riportano in alto il valore dei cacciatori utilissimi in molte direzioni ….🐶
Siamo all’assurdo, chi ha provocato il problema viene incaricato di risolverlo e guadagnandoci sopra. Figuriamoci i risultati!
Perfetto. Si spari ovunque. Li mettono, li fanno riprodurre per cacciarli, non paghi si pagano. Sterminiamoci!!