“Buste giuste al posto giusto”, Cogesa annuncia tolleranza zero

Il Cogesa torna a fare un punto sulla situazione del “porta a porta” perchè qualcosa nel conferimento non quadra. Nei giorni scorsi, infatti, si sono verificati casi di utilizzo di buste non consone al ritiro dei rifiuti casalinghi eppure, che si tratti di plastica, vetro, organico e quant’altro, ogni tipologia ha la sua sacca appropriata. “Buste giuste al posto giusto” è tornata a ribadire, oggi, la partecipata che si occupa di tutto il sistema rifiuti. “Per l’organico sono necessarie le buste compostabili (e non semplicemente biodegradabili)- sottolinea la società-, per intenderci quelle che ci danno alla cassa del supermercato quando facciamo la spesa. La precisazione si rende necessaria perché spesso ritroviamo nei mastelli dell’organico le buste trasparenti per alimenti, che non sono affatto adatte perché non compostabili. Allo stesso modo- aggiungono- per la plastica e i metalli sono necessarie le buste di plastica semi trasparenti o trasparenti, le stesse che si devono usare per il secco residuo (o indifferenziato). Per la carta e il vetro non sono necessarie le buste”.

Al bando, invece, sono le buste nere che, è deciso, non saranno più ritirate a partire da lunedì 9 luglio. “In generale, comunque, non saranno più raccolti i materiali non a calendario, quelli non presenti nella lista e nel ‘rifiutologo’, quelli esposti su proprietà privata (a meno che non ci sia una liberatoria) e gli ingombranti che devono seguire il percorso del ritiro gratuito al numero 800.012490 (con prenotazioni gestite in due o tre giorni)”. A buon intenditor poche parole.

S. P.