Prima c’era stato il sentore di una revoca, ora per le discariche 2A e 2B di Bussi la bonifica torna in primo piano. Ad annunciare il “cambio di rotta” è l’associazione H2o, nei gironi scorsi impegnati nell’inviare una lettera al ministro Costa in cui si denunciava, appunto, la revoca dei fondi destinati all’operazione di pulizia.
“Bene ha fatto il Ministro Costa, rispondendo al nostro appello di alcuni giorni fa, ad intervenire per cambiare la rotta che la dirigente al settore del suo ministero voleva proporre per il sito di Bussi e, cioè, quella che passava per la revoca della gara per la bonifica come si leggeva testualmente nella lettera della burocrazia ministeriale di dicembre 2018 da noi divulgata integralmente” dichiara Augusto De Sanctis per il Forum.
Nello specifico l’associazione aveva denunciato una certa confusione sul procedimento che, in sostanza, prevedeva: la proposta di revoca della gara per la bonifica delle discariche 2A e 2B; il blocco dei finanziamenti per la mancata rendicontazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri entro il 30 giugno 2018; le problematiche relative ad un Rup che non rispondeva alle plurime note di richiesta di documentazione da parte del ministero stesso”.
Una inversione che soddisfa il Forum, ancor più per l’annuncio di attivare la causa civile contro i responsabili della contaminazione. “Avevamo da subito commentato che i contenuti della sentenza della Cassazione, pur avendo dichiarato prescritti i reati, erano sulla carta assai favorevoli all’avvio di un procedimento in sede civile avendo riconosciuto l’esistenza del disastro e della pesante contaminazione delle acque”.
Continua così l’operazione di monitoraggio sulla questione Bussi per la quale si auspica una maggiore trasparenza sugli atti e relazioni di monitoraggio.
S. P.
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