I suoi margini di manovra sono relativi, ma dal suo operato dipende tutto il resto. Perché senza soldi si fa poco e niente. L’assessore al Bilancio e alle Partecipate, Armando Critani, è un altro di quelli ad essere finito subito sotto il mirino dell’opposizione: “Uomo di Biondi” è stato definito, per il fatto che è risultato supplente revisore ad una partecipata del Capoluogo.
La patata più bollente, però, ce l’ha in mano lui: la questione Cogesa, infatti, è di quelle delicatissime. Destinate a condizionare il futuro dei Comuni soci e del socio più pesante, che è appunto Sulmona. “In questa fase non possiamo fare molto – spiega – ma dobbiamo vigilare: l’indirizzo da avere su Cogesa è quello indicato dal consiglio comunale lo scorso 30 novembre. Ovvero attendere ad aprile l’omologa del giudice sul piano di ristrutturazione e contestualmente procedere, entro febbraio, alla nomina di un amministratore unico al posto del Cda. Poi entro la fine di giugno si tireranno le somme e vedremo se sarà il caso di restare e mantenere le quote societarie, sempre che il Cogesa sopravviverà allo stato di crisi”. Presto per dirlo, intanto, però, l’assessore al Bilancio promette la lotta all’evasione, a partire proprio dalla Tari: “Il nuovo software appena installato in Comune – commenta Critani – ci aiuterà ad ottimizzare il controllo sul pagamento dei tributi. Il che non vuol dire solo fare cassa, ma anche contribuire alla corretta gestione dei servizi, a partire proprio dai rifiuti. Scovare un evasore totale – continua – vuol dire anche e soprattutto garantire che questi in futuro non si sbarazzerà più dei rifiuti abbandonandoli per strada. Ce ne sono ancora molti e su questo dovremo lavorare”.
Le mani in cassa deve ancora metterle per bene Critani e conta di farlo a stretto giro: “Una ricognizione seria sui residui e sui crediti esigibili si dovrà fare a breve – spiega – anche perché è mia intenzione portare il bilancio di previsione 2024 il più presto possibile in approvazione: prima si fa e più semplice è la gestione delle poste”.
Tra i buoni propositi, soprattutto, c’è quello di trovare nelle pieghe del bilancio più fondi per turismo e cultura: “Il che vuol dire anche trovare soldi per lavorare sul decoro urbano – aggiunge – ne ho già parlato con i colleghi Rico e Berardi e mettere le mani sul centro, dalle strade alla pulizia, è una priorità per una città che vuole puntare sul turismo”.
Un obiettivo per il 2024 Critani se lo pone anche per la delega alla Farmacia: “Dobbiamo aggiornare il regolamento – annuncia – per prevedere maggiori servizi per i cittadini. In quello vecchio, ad esempio, è previsto lo sportello per il Cup che oggi però non funziona. Bisogna capire se ci sono i margini per riattivarlo”.
I soldi sono pochi, anche perché il debito di Cogesa ha congelato somme importanti: “Mi preoccuperò di monitorare attentamente i fondi europei e regionali – conclude – la partecipazione ai bandi extra gettito sono l’unica vera risorsa aggiuntiva che abbiamo”.
bene,domanda:per tutti i soci/comuni che non pagano i servizi/fatture del cogesa? Per i servizi ai Cittadini, paganti anticipatamente (tasse), non fruibili/ sospesi /cancellati? Quali le azioni/software/propositi/monitoraggio/controlli ecc., da mettere in essere? Chiacchiere per dare a credere,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude, e basta,o no?
È semplicemente ridicolo che l’assessore al Bilancio e alle Partecipate, Armando Critani, venga definito dall’opposizione: “UOMO DI BIONDI” per il semplice fatto di volerci vedere chiaro nei numeri e nei giochini delle partecipate qui a Sulmona (a cominciare da COGESA)!
Magari ce ne fossero di “UOMINI DI BIONDI” a Sulmona e nel consiglio comunale di Sulmona! La città non starebbe nello stallo e nello stato di abbandono in cui è se fosse data carta bianca agli ‘UOMINI DI BIONDI”!
Ci sono casi in cui un centro periferico ha bisogno del capoluogo come un bimbo ha bisogno della sua mamma: questa è la realtà che si palesa, nuda e cruda come non mai, sotto gli occhi di tutti.
Caro Mingaver, dovresti anche scrivere che la mamma é una grandissima zoccola, mantenuta da tutti noi. Più di 20 miliardi per la ricostruzione (ancora incompleta) sono una cifra allucinante, una finanziaria di uno Stato. Cifra ottenuta cannibalizzando tutto il cratere e anche i comuni fuori cratere. Godetevi questi soldi in fretta, perché le infiltrazioni mafiose che per ingordigia avete attirato, fra poco, inizieranno a farvi il culo.
… Mingaver hai ragione sull’incapacità di molti… forse di tutti… poi considerando che il sito di Noce Mattei ormai è saturo e non più idoneo ad ospitare una discarica con i volumi attuali di rifiuti conferiti, che per una buona metà provenienti dalla famosa “ MAMMA” capoluogo, e peraltro conferiti con una percentuale alta di indifferenziata, rimane una sola soluzione: CHIUDERE la discarica di Noce Mattei.
E la “ MAMMA”, unitamente a figli e figliastri, provvederà a riaprirne una più funzionale, tecnologicamente all’avanguardia e sicura in un nuovo Sito… penso all’altopiano di NAVELLI, lì ci sono molti posti che si prestano alla bisogna… e sempre la “ MAMMA” ne assumerà il controllo totale… noi poveri figliastri verremmo solo a scaricare, pardon conferire, i nostri rifiuti… che diventano poca roba rispetto ai volumi da Voi prodotti… tra l’altro ve li porteremo con un alta percentuale di differenziata…. hai colto nel segno, abbiamo Sì un’alta percentuale di amministratori e loro fiduciari incapaci e incompetenti… ma noi semplici cittadini sappiamo differenziare i nostri rifiuti.
Siamo bravi.
Peccato che a governarci localmente scegliamo quasi sempre i peggiori… a volte incompetenti, spesso incapaci, malati di narcisismo e di egocentrismo… forse perché quelli bravi si tengono bel lontani dalla politica, dai politicanti e dai lacchè che ci girano attorno.
Egregio “Ninco Nanco”, per certi versi sarebbe persino più comodo e meno dispendioso avere una discarica a tiro di schioppo per L’Aquila e tutti i comuni della Valle Aterno..
Ma purtroppo tutta l’area che gravita intorno al capoluogo è area protetta, per i suoi valori naturalistici e ambientali (Parco Nazionale), i suoi valori architettonici, storici, archeologici (Amiternum: le dice nulla?) financo industriali.
L’altopiano di Navelli che cita Lei, anche a volerlo (e sarebbe un vero crimine ambientale, peraltro) è un altopiano ALLUVIONALE della provincia tra i massicci del Gran Sasso d’Italia a nord, del Sirente-Velino e la Valle Subequana a sud-ovest, la Valle del Tirino a est. È area protetta e di enorme pregio ambientale che va bene per la produzione dello zafferano non certo per metterci i rifiuti della provincia, tanto meno con un termovalorizzatore.
Come vede non c’è alternativa a Noce Mattei.
Si tratta solo di organizzarla e farla funzionare a dovere.
… finiscila di sparare cazzate a vanvera… il territorio che citi lo conosco fin troppo bene e se vuoi ti posso dare sia lezioni di storia antica che di protezione ambientale … e tu non sai nemmeno di che area sto parlando.
Se vale il tuo assunto, allora apri bene le orecchie: Sulmona e tutta la Valle Peligna è altrettanto territorio alluvionale, forse lo ignori ma ricade anch’essa all’interno di un Parco Nazionale ed è circondata da montagne tutte protette, infine per quanto riguarda la Storia e le aree archeologiche italiche, romane e medievali non è seconda a nessun territorio abruzzese…
Solo gli imbecilli possono affermare il contrario…
Noce Mattei deve CHIUDERE… senza se e senza ma… e prima o poi lo capiranno tutti…
” Pochi appalti, tanti sospetti. L’Anac striglia il sindaco dell’Aquila per troppi lavori pubblici affidati senza gara.
L’Autorità anticorruzione contesta la gestione del Comune amministrato da Pier Luigi Biondi:” Deficit trasparenza, carenze nella programmazione…”
Concordo con lei signor Mingaver, è sempre giusto volerci vedere chiaro..
L’anno nuovo è iniziato insieme ai buoni propositi, intanto per noi malcapitati utenti rimane un servizio sempre più in ribasso e sempre più costoso e,cosa ancora più grave, senza sapere più cosa e quando conferire per mancanza dell’ecolendario non ancora consegnato dal cogesa.
Per non parlare degli “ingombranti”…basta chiamare il numero verde per rendersene conto, il più delle volte si rimane ad ascoltare la musichetta dopodiché termina la telefonata senza che qualcuno si sia degnato di rispondere.
Va bene i buoni propositi ma per il quotidiano possiamo migliorarlo domani stesso?..non costa nulla
Caro babbo natale, per il 25 vorrei…. I fatti ci vogliono, i tempi delle letterine sono finiti da un pezzo. Di buoni propositi ne è pieno il mondo. Contano i risultati