Brucia anche il monte Preccia a Scanno

Bruciano ancora i monti abruzzesi, bruciano giorno dopo giorno. Proprio ora un focolaio sta interessando  una zona alle pendici del monte Preccia a Scanno ai confini con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Fortunatamente l’intervento immediato di vigili del fuoco, protezione civile, forestale e volontari ha evitato il dilagare delle fiamme nel vicino bosco colpendo sostanzialmente quattro ettari di terreno dedito a pascoli e ginepri.

Vista la particolare conformazione della zona interessata, abbastanza impervia, l’ipotesi di dolo torna con forza così come anche quella di un eventuale cambio di versante da parte della mano piromane. E’ di ieri, infatti, un altro tentato incendio ai danni di Roccaraso. Stesso copione: in fiamme una serie di sterpaglie nei pressi di una faggeta, focolaio arginato velocemente grazie all’arrivo dei soccorsi.

Per questo, nel timore che i criminali possano tornare a colpire, a Scanno stanno organizzando la popolazione con un piano di emergenza. In particolare chiedono a tutti di riempire le cisterne e indicare ai vigili del fuoco la loro disposizione, nonché la possibilità di utilizzare trattori e pk per gli interventi in tutti i paesi del Parco.

L’attenzione sui monti abruzzesi resta, quindi, molto alta, mentre continuano ancora le operazione di completo spegnimento degli ultimi focolai del Morrone e le prime vittime della fauna cosiddetta minore iniziano a fare capolino in città.

Nel frattempo la Federazione Nazionale Pro Natura chiama in causa il ministro dell’Ambiente Galletti. In una lettera aperta gli ambientalisti lo accusano di forte assenteismo nei confronti delle emergenze che hanno investito l’Italia durante l’estate tra siccità ed incendi. L’associazione ricorda al ministro anche il caso del Morrone che in 15 giorni di fiamme ha perso il 5 per cento del suo patrimonio boschivo.

4 Commenti su "Brucia anche il monte Preccia a Scanno"

  1. C’erano anche i Guardiaparco con mezzi dell’Ente….insieme a tutti gli altri.

  2. Io li metterei a testa in giù con il fuoco sotto questi dementi .
    Nessuno lo fa però semmai verranno presi purtroppo

  3. Io gli farei rimettere prima tutte le piante ,peccato che gli animali non tornino in vita,ma una cosa per loro la può fare!vergognarsi.e poi magari davanti a tutti fargli dire il nome del mandante…troppo palese che viene pagato per tutto ciò.e per ultimo frustarlo insieme a al mandante finché non perde la vita come il nostro bosco e tutta la sua immensa bellezza….

  4. Ogni volta che guardo la mia montagna mi viene da piangere,non so cosa farei per farlo tornare come sempre.d’estate i suoi profumi erano vita e d’inverno era spettacolare guardarlo,sotto la stupenda coltre bianca.mi manca moltissimo e questa gente dovrebbe pagare amaramente quello che gli hanno fatto.persone senza cuore…

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