La raccolta firme è partita questa sera stessa, di tempo non se ne deve perdere, nel 2018 sono previsti i primi interventi e la bretella potrebbe essere già bella che pronta in men che non si dica. Urge, quindi, chiedere un incontro a Trenitalia per impedire che gli 11 milioni di euro, stanziati dalla Regione nel Masterplan Abruzzo vadano a finanziare un’opera che così strategica pare non essere.
Ne sono convinti quelli del Comitato “Sulmona Stazione di Sulmona” che all’assemblea pubblica di Mo’ Bast, tenutasi nel pomeriggio, hanno presentato una relazione in cui, oltre allo storico, vengono evidenziati punti critici e proposte alternative. A partire dalla diminuzione dei passeggeri che la bretella comporterebbe alla stazione di Sulmona provocandone, di conseguenza, il declassamento da livello “silver” a “bronze” per un flusso, quello sulla Pescara-L’Aquila, che in realtà non sarebbe così portentoso. Il comitato ha stimato la media di 5,4 passeggeri al giorno per un totale di 2mila l’anno. Un pò pochini per la mole d’investimento, perchè buona parte dei pendolari preferirebbero il trasporto su gomma che, tra le altre cose, sarà potenziato con il progetto “Variante Sud di L’Aquila-Lotto C” nel quale è previsto, appunto, un intervento ed ulteriore messa in sicurezza della viabilità nel tratto Bussi Sul Tirino-Navelli, riducendo ulteriormente i tempi di percorrenza con l’autobus.
Altre criticità sono rappresentate dall’eventuale taglio al numero dei treni che attualmente viaggiano da Sulmona verso Pescara e verso L’Aquila a discapito dei pendolari delle piccole stazioni; inoltre la bretella, da ipotesi del comitato, andrebbe ad aumentare anche i tempi di percorrenza dei treni “normali” per permettere a quelli veloci di essere così veloci e, ovviamente, con pochissime fermate, tre: Chieti, Pratola Peligna superiore e Paganica. E i treni da utilizzare? L’idea di elettrificare la Sulmona-L’Aquila, al momento diesel, appare troppo esosa, l’ipotesi del comitato è quella che sulla Pescara-L’Aquila saranno dirottati i nuovi treni Swing privandoli alla Sulmona-L’Aquila, per questo sarebbe auspicabile acquistare degli “ibridi”. Non solo. I treni Swing hanno una minor prestazione in termini di velocità (rispetto al Minuetto diesel e all’Aln 668) che nei fatti porterebbe a guadagnare solo cinque minuti. Le proposte di “Sulmona Stazione di Sulmona” sono, quindi, quella di ripristinare gli orari risalenti al 2000, istituire treni Pescara-L’Aquila via Sulmona, e usare i fondi destinati alla bretella per il potenziamento infrastrutturale. Ciò permetterebbe un aumento della velocità di percorreza sulle ferrate, per non parlare poi dell’acquisto di nuovi treni o di interventi sugli stessi Swing in modo da renderli più veloci.
Altre proposte in assemblea sono state di mettere a beneficio quegli 11 milioni di euro ad un collegamento diretto stazione di Pescara-aeroporto e quindi Sulmona; elettrificare la Sulmona-L’Aquila; il controllo della circolazione dei treni attraverso il “telecomando” sulla Sulmona-Guidonia; una metro di superficie per collegare la stazione di Sulmona a quella dei vigili del fuoco ed Introdacqua.
Tutto questo, forse, arriverà sui tavoli che contano.
Simona Pace
La “strategia” purtroppo è chiara già dal 2016, unire Pescara e L’Aquila e avvicinarle a Roma (in termini di tempo ovviamente). Poco importa se per fare questo si isoleranno grosse fette di territorio. Forse la Marsica potrà ancora dire la sua. Per noi invece da tempo hanno deciso di relegarci a piccola realtà folclorica del centro Abruzzo. I nostri rappresentanti forse già lo sanno ma si guardano bene dal dirlo.